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Madonna col bambino quattrocentesca, dalla facciata di un palazzo al museo di Schifanoia

18-05-2021 / Punti di vista

DALLA FACCIATA DI UN CONDOMINIO AL POSTO D'ONORE A SCHIFANOIA, LA STORIA DELLA MADONNA COL BAMBINO, SCOPERTA QUATTROCENTESCA SCAMPATA A DUE TERREMOTI: LA SEGNALAZIONE DEI PRIVATI, LA RIMOZIONE DALL'EDICOLA VOTIVA E L'AZIONE DELLE ISTITUZIONI: "CITTADINI PRIMI ALLEATI PER LA TUTELA DEL PATRIMONIO"

Link a video su fasi rimozione: https://www.youtube.com/watch?v=VhBKPAf0vGE

Ferrara, 18 maggio 2021 - La storia del nuovo museo Schifanoia incrocia la ‘messa in sicurezza' della Madonna con bambino, una delle opere più affascinanti del Quattrocento ferrarese, già scampata a due terremoti, quelli del 1570 e del 2012 e pure alle più leggere scosse del marzo 2020.
Esposta per decenni alle intemperie al secondo piano di un condominio di via Saraceno 9, da venerdì scorso è a disposizione del pubblico nella sesta sala di Palazzo Schifanoia, tra altre sculture dell'epoca.
"E' una storia affascinante e a lieto fine, frutto dell'intuizione di cittadini che ne hanno colto il valore, confermato dagli approfondimenti storici. Schifanoia oggi accoglie l'esito della felice e proficua collaborazione tra privato e pubblico nel segno della tutela del patrimonio e del bene comune. A tutti va il mio grazie", dice il sindaco Alan Fabbri.
"Quando, a gennaio del 2020, abbiamo montato il ponteggio per ripristinare le grondaie e la facciata del condominio di via Saraceno abbiamo visto da vicino quest'opera. L'emozione è stata grande: ho ipotizzato, da appassionato d'arte, che si trattasse di una scultura di pregio, esposta alle intemperie e in condizioni precarie - spiega Paul Terzolo, dell'impresa che ha effettuato i lavori, che lavora con il fratello Michael, titolare delle amministrazioni condominiali Terzolo -. Ho così informato l'amico Valentino Nizzo", oggi direttore del museo nazionale etrusco di villa Giulia, a Roma, ma con un passato ferrarese: fino al 2015 presso la Soprintendenza e il Museo archeologico Nazionale, essendo entrato del Ministero della Cultura come funzionario nel 2010. "Ne ho parlato anche a un'assemblea di condominio e tutti hanno manifestato grande sensibilità. In quell'occasione ho anche scoperto che una condomina, che oggi vive in Olanda, aveva acquistato l'appartamento di via Saraceno proprio colpita da quell'opera".
"Quando ho visto le prime foto ho cercato subito di approfondire e ho trovato solo un testo che la attribuiva genericamente al XVII Secolo - dice Nizzo -. La cosa non mi convinceva del tutto. L'opera infatti sembrava mostrare le peculiarità tipiche della fine del Quattrocento, con il superamento del canone medievale e la prima ricezione degli stimoli del Rinascimento. La risposta poteva essere dunque nel volume del professor Vittorio Sgarbi su Domenico di Paris e la scultura del Quattrocento ferrarese, un punto di riferimento per consentire di confermare l'inquadramento dell'opera", spiega Nizzo ringraziando per il coinvolgimento e la segnalazione i condomini e i gemelli Paul e Michael Terzolo.
Dopo la situazione di oggettivo pericolo (la Madonna minacciava di cadere da un momento all'altro), unita alle condizioni conservative disastrose, la Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio, ne ha autorizzato il distacco d'urgenza. La famiglia Terzolo - con i fratelli Paul e Michael - e i condomini si sono immediatamente adoperati: "L'abbiamo ‘inscatolata' in pieno lockdown creando un box speciale, in legno imbottito di gomma piuma - spiegano - e per portarla a terra abbiamo dovuto smontare due file di ponteggio. Poi l'abbiamo conservata in un luogo sicuro, d'intesa con la Soprintendenza".
"Visto il pregio dell'opera - spiega la funzionaria della Soprintendenza Donatella Fratini -, dopo la messa in sicurezza è seguita la 'Dichiarazione d'interesse culturale'; procedimento che si è concluso felicemente con la notifica ai proprietari nel settembre 2020. Questa è una dimostrazione che le Soprintendenze non si limitano a far cadere gli articoli del Codice dei beni Culturali sulla testa dei cittadini, ma si sforzano quotidianamente di far comprendere il significato e il senso della loro azione".
Il seguito è stato raccontato nel contesto dell'inaugurazione del Museo Schifanoia: i Musei di Arte Antica, in previsione del riallestimento del Museo di via Scandiana, hanno offerto, attraverso il Responsabile dei Musei di Arte Antica Giovanni Sassu, dimora temporanea alla scultura perché - spiega - l'opera "assai nota agli studiosi, anche se ancora anonima, è una delle più rilevanti testimonianze dell'espressività della cultura figurativa estense". Il deposito temporaneo, poi deliberato dall'Amministrazione comunale su proposta dell'assessore Marco Gulinelli, si è tradotto nella piena valorizzazione della scultura, a cui è stato riservato uno spazio speciale pensato nel percorso espositivo del nuovo Museo Schifanoia.
"La storia di questa opera - dice Gulinelli - è affascinante e dimostra, ancora una volta, lo straordinario valore artistico diffuso presente a Ferrara ma, soprattutto, dimostra che cosa significhino il gioco di squadra e la collaborazione. Ringrazio i condomini e la famiglia Terzolo per l'impegno e la sensibilità che hanno messo in campo, il dottor Nizzo per il supporto, la dottoressa Fratini per il determinante ruolo attivo svolto e il dottor Sassu per aver scelto la migliore collocazione per questa Madonna col Bambino che è stata una felice sorpresa per tutti. Il nuovo museo Schifanoia ha una forte anima identitaria e accoglie il contributo storico e artistico che ha attraversato Ferrara in almeno tre secoli, partendo dal Quattrocento. Un valore per la città e per il Paese, come ha sottolineato anche il ministro Franceschini in visita sabato scorso".
"Questa vicenda, sottolineano all'unisono Fratini e Sassu, "è un illuminante esempio di come i concetti di tutela e valorizzazione possano tradursi in concrete azioni sul campo se strettamente intrecciate tra loro e se alla base vi è la fattiva collaborazione tra Stato, Enti Locali e privati cittadini".
(Ferrara Rinasce)

Immagini scaricabili:

La Madonna col bambino oggi esposta a Schifanoia La Madonna sulla facciata del palazzo di via Saraceno, a Ferrara Il ministro Franceschini in visita all'esposizione della Madonna