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SGARBI METTE A DISPOSIZIONE DI SCHIFANOIA I DISEGNI DEL PITTORE SETTECENTESCO GHEDINI, GIÀ FINITI A PRIVATI DOPO LA DONAZIONE ALL'ARIOSTEA. ASSESSORE GULINELLI: "GRANDE ATTO DI GENEROSITÀ, COSì TORNANO ALLA CITTÀ"

16-06-2021 / Punti di vista

SGARBI METTE A DISPOSIZIONE DI SCHIFANOIA I DISEGNI DEL PITTORE SETTECENTESCO GHEDINI, GIÀ FINITI A PRIVATI DOPO LA DONAZIONE ALL'ARIOSTEA. ASSESSORE GULINELLI: "GRANDE ATTO DI GENEROSITÀ, COSì TORNANO ALLA CITTÀ". E AI CONTESTATORI: "DIRIGERE DISSENSO A CHI IN PASSATO VIOLÒ PATRIMONIO PUBBLICO"

Ferrara, 16 giu - Saranno esposti al pubblico al Nuovo Museo Schifanoia i disegni originali Settecenteschi del pittore ferrarese Giuseppe Ghedini acquisiti dalla Fondazione Cavallini- Sgarbi. Lo ha comunicato oggi in sala Arazzi Vittorio Sgarbi, in conferenza stampa con l'assessore Marco Gulinelli, il direttore del Teatro Comunale Moni Ovadia e Davide Urban, del cda di Ferrara Arte.
Si tratta delle illustrazioni di 31 canti del poema "Il Ricciardetto" che, come ha spiegato Gulinelli, furono lasciati da Ghedini in donazione alla biblioteca dell'università, l'attuale Ariostea, prima della morte, avvenuta nel 1791, poi spariti per riapparire nel 1970 in una pubblicazione di Eugenio Riccomini che li attribuisce a una non meglio precisata "collezione privata ferrarese". "L'obiettivo era quindi recuperarli in tempi ragionevoli, facendo in modo che questa operazione fosse il meno onerosa possibile per il Comune e senza evidentemente poter trattare direttamente, nelle vesti di Amministratore pubblico, con un antiquario", ha precisato l'assessore. "Con questa azione di assoluta generosità Sgarbi ha consentito di rendere di nuovo disponibili questi pregevoli disegni in un luogo simbolo come Schifanoia, fruibili a tutti. A lui va il nostro grazie".
"Abbiamo chiuso un capitolo, Ferrara può festeggiare il ritorno di un'importante opera di un pittore ferrarese: quello che non poteva comprare il Comune e che ancora non poteva comprare la Fondazione Pianori l'ha acquistato la Fondazione Cavallini-Sgarbi e da questo momento è a disposizione del Comune e lo sarà del pubblico", ha detto Sgarbi, precisando che "la fondazione Cavallini-Sgarbi è la più importante di Ferrara, ha anche opere esposte all'estero, e ad oggi ha circa 500 opere vincolate e, in quanto tale, beni comuni".
"Perché non abbiamo pensato alla collocazione in biblioteca Ariostea? A quel punto un bene finalmente posseduto sarebbe stato visibile solo su prenotazione. Le biblioteche non sono luoghi espositivi. La mia idea è che l'opera sia collocata a Schifanoia, con una particolare tecnologia che consente di vederne tutte le pagine, sfogliandole elettronicamente". Sgarbi ha inoltre annunciato che "a Ghedini, disegnatore di ottima qualità, sarà inoltre dedicata una mostra specifica", anche in relazione ad alcune disponibilità, già acquisite, all'utilizzo di nuovi spazi, quando palazzo Diamanti e il Castello saranno interessati dai lavori. A conclusione della conferenza stampa alcuni esponenti dell'associazione "Amici della biblioteca Ariostea" hanno espresso il proprio dissenso per la scelta e i toni si sono alzati. L'assessore Gulinelli ha spiegato che "in passato qualcuno ottenne di poter acquistare ciò che era già pubblico" e che "ogni ragione di dissenso andrebbe indirizzata a questo livello della storia di questi disegni. La cosa che oggi è, a nostro avviso, fondamentale e importante è che possano tornare nella disponibilità della collettività, che potrà ammirarli in una sede simbolica e prestigiosa come Schifanoia", ha sottolineato l'assessore.

 

(Ferrara Rinasce)

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