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Nuova opera al Parco Sculture di Ferrara Fiere, ‘Possanza' di Mario Pavesi. Venerdì 25 giugno 2021 alle 12 la presentazione. Gulinelli: "Grande valore artistico e simbolico"

22-06-2021 / Punti di vista

NUOVA OPERA AL PARCO SCULTURE DI FERRARA FIERE: ‘POSSANZA' DI MARIO PAVESI: 10 QUINTALI E 4 METRI E MEZZO DI LUNGHEZZA. REALIZZATA CON LA STESSA TECNICA DEI BRONZI DI RIACE. VENERDì LA PRESENTAZIONE. ASSESSORE GULINELLI: "GRANDE VALORE ARTISTICO E SIMBOLICO"

La presentazione stampa dell'opera è prevista venerdì 25 giugno 2021 alle 12 nel piazzale antistante Ferrara Fiere Congressi.

Giornalisti, fotografi e operatori video sono invitati

Ferrara, 22 giu - Resterà in prestito (a titolo gratuito) fino a settembre 2022 e sarà collocata il prossimo venerdì, 25 giugno, nel parco-sculture di Ferrara Fiere Congressi, 'Possanza', l'opera dello scultore e pittore Mario Pavesi di circa dieci quintali di peso, di 4 metri e mezzo di lunghezza e del valore assicurativo stimato in 170mila euro. L'imponente toro in bronzo, animale fin dall'antichità associato a valori come la forza, il sacrificio, l'altruismo, può in questa contingenza storica divenire un segno forte di speranza, resistenza e rinascita e sarà posizionato a fianco di un'altra imponente opera, presentata nei mesi scorsi: la 'Maestà sofferente' di Gaetano Pesce.

Pavesi ha accompagnato la sua scultura con le parole, quanto mai attuali: "Spesso ci viene richiesto di essere determinati e forti". In questa prospettiva è significativa la sua collocazione presso l'hub vaccinale della Fiera, ritenuto un'eccellenza anche dal generale Francesco Paolo Figliuolo in visita il 9 aprile. L'idea dell'esposizione è nata da una collaborazione tra l'artista, il Comune di Ferrara, servizio Musei d'Arte, la Fondazione Ferrara Arte e Ferrara Fiere Congressi. Il prestito è a titolo gratuito. Ferrara Arte ha coperto i costi del trasporto dell'opera e degli apparati didascalici. Il Comune sostiene i costi della copertura assicurativa. "Con un gioco di squadra tra Amministrazione, Fondazione Ferrara Arte e Ferrara Fiere Congressi portiamo una nuova e imponente opera scultorea in un luogo simbolo dell'emergenza Covid, dove si è giocato e dove si sta giocando una partita decisiva per il futuro, quella vaccinale", dice l'assessore Marco Gulinelli. "È inoltre una straordinaria occasione di presentare una scultura del maestro Pavesi, che affonda le sue radici nella tradizione classica", aggiunge Gulinelli, che ha presentato oggi in giunta l' accordo (approvato) di collaborazione tra lo scultore, il Comune di Ferrara, la Fondazione Ferrara Arte e Ferrara Fiere e Congressi per l'esposizione in prestito a lungo termine dell'opera. "Opera - sottolinea l'assessore - ricca di riferimenti, impreziosita da una raffinata grazia legata alla memoria del mondo e all'armonia dei corpi e che unisce al suo valore artistico anche un importante valore simbolico, per il forte richiamo ai mesi di pandemia".

Nato a Guastalla nel 1945, Pavesi studia all'Accademia delle Belle Arti di Bologna dove frequenta i corsi di Umberto Mastroianni e si avvicina allo scultore Dante Carpigiani e al pittore novellarese Vivaldo Poli, che diventeranno punti di riferimento per la sua formazione umana e artistica. Negli anni Sessanta lavora nello studio di Henry Moore.
In quarant'anni di attività, ha sperimentato differenti percorsi pittorici e scultorei, sempre legati alla sfera delle emozioni e alla ricerca incessante di una sofferta introspezione. Alla produzione artistica, che lo ha portato a esporre in tutta Italia ed Europa, si è affiancata anche un'intensa attività didattica.

Per l'esecuzione delle sue opere, Pavesi riprende la millenaria tecnica della fusione a cera persa, la stessa impiegata per la realizzazione dei Bronzi di Riace, che consiste nel creare un modello di cera dal quale viene tratto uno stampo di argilla. La cera all'interno dello stampo viene scaldata fino al punto di fusione, al fine di farla fuoriuscire da appositi fori per essere sostituita dal bronzo fuso versato nello stampo: in questo modo la scultura in bronzo sarà identica al modello di cera.
L'artista emiliano completa poi il lavoro con un ulteriore, complesso, passaggio: la patinatura, che esegue riscaldando la scultura con una fiamma e portandola a una temperatura di 400° C. Le molecole del bronzo si dilatano e assorbono gli ossidi minerali che vengono "strofinati" sulla scultura: il materiale stesso si pigmenta come fosse ancora allo stato liquido, permettendo quindi di ottenere sfumature molto particolari e naturali.
La presentazione stampa dell'opera è prevista venerdì 25 giugno 2021 alle 12 nel piazzale antistante Ferrara Fiere Congressi.

Giornalisti, fotografi e operatori video sono invitati

In allegato foto d'archivio dell'opera, da web

Per info: 3209107677

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