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OLTRE 210 RAGAZZI E 80 FAMIGLIE PER PROGETTO POST-COVID CHE HA VINTO BANDO PRESIDENZA CONSIGLIO. 9 PERCORSI: REALIZZATI ROBOT, SOFTWARE E VIDEOGIOCHI. DA GOVERNO FINANZIAMENTO DI 150MILA EURO

08-07-2021 / Punti di vista

 

‘MAKE IN FE': VERSO CONCLUSIONE PROGETTO POST-COVID CHE HA VINTO BANDO PRESIDENZA CONSIGLIO: OLTRE 210 RAGAZZI COINVOLTI IN 9 PERCORSI: REALIZZATI ROBOT, SOFTWARE E VIDEOGIOCHI. DA GOVERNO FINANZIAMENTO DI 150MILA EURO. ASSESSORI GUERRINI: "RISPOSTA IMPORTANTE, GRAZIE AI PARTNER". KUSIAK: "COINVOLTE LE SCUOLE, OPPORTUNITÀ PER IL RECUPERO DI SPAZI DI APPRENDIMENTO E SOCIALITÀ"

Ferrara, 8 lug - Il progetto post-Covid ‘Make in Fe' - dopo essersi aggiudicato il bando della Presidenza del Consiglio ‘EduCare' e citazioni tra le buoni prassi italiane sulla stampa nazionale - si avvia alla conclusione con un bilancio di oltre 210 bambini coinvolti (oltre 80 famiglie). Dal 28 aprile (e fino al 17 luglio 2021) saranno realizzati: 26 laboratori, nove diversi itinerari alla scoperta del territorio (3 dei quali con la collaborazione del sistema museale di Ateneo dell'Università degli Studi di Ferrara, che ha concesso l'uso degli spazi dell'Orto Botanico), 32 percorsi esperienziali. Gli argomenti trattati in outdoor sono ampliati ed elaborati al ‘Laboratorio Aperto' ex Teatro Verdi di Ferrara. Qui i ragazzi esplorano diverse tecnologie, la robotica, l'elettronica, il coding. Il progetto, candidato a luglio 2020 e promosso dal Comune di Ferrara, Cooperativa Sociale CIDAS, con la collaborazione del Laboratorio Aperto "ex Teatro Verdi", si è aggiudicato un finanziamento del Dipartimento Famiglia della Presidenza del consiglio dei ministri di 150mila euro e l'11 maggio è stato citato da Corriere buone notizie. "L'Amministrazione si è fatta capofila di una proposta che ha coinvolto diversi partner, che ringrazio, per aiutare i ragazzi a riappropriarsi di spazi di socialità, apprendimento e di contatto con il territorio, dopo i mesi difficili della pandemia, delle restrizioni, delle chiusure. La risposta è stata importante e ciò dimostra che ha intercettato esigenze concrete e reali", dice l'assessore Micol Guerrini. "Abbiamo coinvolto le scuole - dice l'assessore Dorota Kusiak -: per gli studenti che hanno subito l'interruzione delle attività scolastiche e delle opportunità di relazione, in mesi profondamente segnati dalla pandemia, ‘Make in Fe' è stata una opportunità e una attività educativa a pieno titolo, oltre che una bella occasione di scoperta della città, e di acquisire nuove conoscenze. Obiettivi, questi, che abbiamo condiviso e perseguito con un calendario di iniziative studiato ad hoc". Nello specifico, in questi mesi, per tre giorni alla settimana, dalle 9,30 alle 15,30, i giovani - previa iscrizione gratuita e in piccolo gruppi nel rispetto delle regole anti-Covid - hanno condotto diversi "percorsi esperienziali", lungo le tracce dell'antico porto sul fiume, a Pontelagoscuro, alla scoperta delle origini fluviali di Ferrara, alla ricerca delle tracce della Ferrara preistorica, nei luoghi della storia del cuore della città, alla ricerca di rocce e minerali, del patrimonio verde e dell'orto botanico. Hanno inoltre rivissuto gli usi e i costumi degli antichi romani, si sono immersi nelle essenze, nei colori e nei profumi dei giardini rinascimentali degli Estensi, hanno approfondito l'antica cultura contadina, visitando anche il Museo Agricolo Ferrarese. Le uscite sono state sempre seguite da attività di laboratorio, con l'impiego di nuove tecnologie. Qui i ragazzi - con la guida di educatori professionali e docenti - hanno montato mini robot per realizzare percorsi tematici, hanno appreso tecniche di coding, di programmazione. Così, ad esempio, il percorso legato alla tradizione agricola ha previsto la creazione del modellino di un trattore, quello geologico è sfociato nella creazione della riproduzione di un ‘Mini Rover' immaginando la ricerca di minerali sui pianeti lontani. La visita alla scoperta delle origini fluviali si è tradotta nella costruzione - grazie a un kit Lego - di un piccolo battello raccogli-rifiuti. Dopo la visita alla Delizia del Verginese i ragazzi hanno sviluppato un videogioco in cui, attraverso la piattaforma gratuita Scratch, hanno incarnato un antico romano che deve procacciarsi cibo per avere un banchetto il più ricco possibile. Al progetto, con l'Amministrazione, hanno partecipato Cidas-Cooperativa sociale e laboratorio aperto ex Teatro Verdi. "Abbiamo creato occasioni per recuperare la bellezza dello stare insieme, del condividere, dello scoprire il proprio territorio, della meraviglia della conoscenza, per dare opportunità ai ragazzi, dopo che, a seguito del lockdown, sono stati privati di possibilità di socializzazione - dice Elias Becciu, coordinatore generale di Cidas -. Siamo felici di aver contribuito a un'iniziativa che ha coinvolto tanti giovani, che hanno dimostrato grande entusiasmo e curiosità. Ha dimostrato particolare apprezzamento la formula alla base di ‘Make in Fe': conoscere il territorio e declinare il passato al futuro, per scoprirlo, valorizzarlo e potenziare le possibilità di diffusione della conoscenza del nostro patrimonio".

 

(Ferrara Rinasce)

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