DANTE700, L'AUTORE FERRARESE RISCOPERTO MANFREDO MANFREDINI PIACE ANCHE A TORINO E RAVENNA, QUI ESPOSTO IN UNA CURIOSA VERSIONE 'CENSURATA'. E DOPO L'INAUGURAZIONE DELLA RASSEGNA IN COMUNE A FERRARA RICHIESTE ANCHE DALLA FONDAZIONE BAROLO E DA REGISTI. PUBBLICAZIONI ALL'ESTERO

Ferrara, 9 ottobre 2021 - L'autore dantesco ferrarese Manfredo Manfredini, recentemente sottratto all'oblio grazie a un lavoro di ricerca dello storico dell'arte Lucio Scardino e a una mostra in Comune a Ferrara, piace anche a Ravenna, città dove Dante  visse gli ultimi anni della sua vita: l'esposizione al Mar della città romagnola 'Dante un'epopea Pop', celebrata anche a livello nazionale nei 700 anni dalla morte del Divin Poeta, infatti propone tra le altre opere una edizione della Divina Commedia illustrata proprio da Manfredini e attinta dalla biblioteca dei frati Francescani. Frati che in età ignota cancellarono le 'nudità' ritratte dall'illustratore ferrarese per usarne copie anche all'interno dei propri conventi (vedi foto in allegato). Dopo l'allestimento a palazzo Municipale di Ferrara, inoltre, sono arrivate in Comune alcune richieste sia per il catalogo dedicato proprio a Manfredini e 'alla fortuna di Dante a Ferrara tra '800 e '900', sia per  ottenere in prestito, a scopo espositivo, le edizioni popolari della 'sua' Divina Commedia' riscoperte a seguito del recente lavoro di ricerca di Scardino. Inoltre alcuni registi, che già lavorano a docufilm dedicati alla vita e alle opere di alcuni personaggi storici del territorio, stanno meditando di mettere in pellicola la vita tumultuosa di questo artista e letterato ferrarese. E altre mostre a lui dedicate potrebbero presto essere allestite. Una 'manifestazione di interesse' è infatti stata avanzata dalla Fondazione Tancredi di Barolo di Torino (Biblioteca, Archivio e museo): "Abbiamo appreso  con piacere che è stata inaugurata una mostra a Ferrara in cui si valorizza la figura del pittore e poeta Manfredini di cui stiamo cercando da mesi di reperire notizie", scrivono dal capoluogo piemontese. "A novembre, insieme ad altre opere che testimoniano la presenza di iconografie dantesche nel libro per ragazzi,  esporremo in mostra a Torino" due copie della Divina Commedia illustrata anche da Manfredini per l'editore Nerbini "e stiamo predisponendo anche una pubblicazione in cui vorremmo citare gli studi del professor Scardino". Questa settimana inoltre il periodico Panorama ospita tre pagine - a firma di Vittorio Sgarbi - dedicate proprio alla mostra allestita in Comune a Ferrara. Nel testo Sgarbi conferma la volontà di dedicare all'autore ferrarese una sezione del museo della follia che aprirà i battenti alla riapertura di palazzo dei Diamanti, nel 2022.
"Le celebrazioni per i 700 anni dalla morte di Dante e il ricordo del Divin Poeta meritano che si riconosca il ruolo degli autori ferraresi che si lasciarono ispirare da Dante (è il caso, ad esempio, del Paolo e Francesca di Gaetano Previati), e meritano che Manfredini continui a parlare al mondo con la sua arte, apprezzata anche all'estero", afferma l'assessore comunale Marco Gulinelli.
"Sono felice che l'interesse sia così ampio. Stiamo cercando di riscattare la memoria, dimenticata, di Manfredo Manfredini, autore dalla vita dannata (è morto precocemente nel manicomio di Mombello, ndr) ma dall'indubbia qualità artistica", dice Scardino, ricordando l'apprezzamento manifestato dagli storici stranieri nei confronti dell'autore e che, a tal proposito, due immagini dantesche del Manfredini sono state riportate anche nel catalogo, molto ben documentato, di una mostra che ha viaggiato, nel 2000, fra Berlino e Monaco: "Dantes Goettliche Komoedie Drucke und Illustrationen aus sechs Jahrhunderten": "La serietà dei ricercatori prussiani non si è lasciata scappare questo autore così capace e visionario".

(Ferrara Rinasce)

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