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Il ferrarese Boldini espone anche a Bologna, mostra al via oggi a palazzo Albergati. Assessore e Vittorio Sgarbi all'inaugurazione: "Un artista totalmente libero e senza tempo"

29-10-2021 / Punti di vista

IL FERRARESE BOLDINI ESPONE ANCHE A BOLOGNA, MOSTRA AL VIA OGGI A PALAZZO ALBERGATI. ASSESSORE E VITTORIO SGARBI ALL'INAUGURAZIONE: "UN ARTISTA TOTALMENTE LIBERO E SENZA TEMPO"

Ferrara, 29 ott - Ferrara protagonista a Bologna, all'ultima mostra dedicata a Giovanni Boldini, e ad autori coevi, inaugurata oggi a palazzo Albergati. Sono infatti 17 le opere di proprietà del Comune in 'trasferta' nel capoluogo emiliano romagnolo. Si tratta di sei dipinti, tra cui un pregevole autoritratto giovanile realizzato a soli 14 anni, i dipinti della principessa Eulalia di Spagna (1898) e della contessa de Rasty del 1879, il pianto, una Venezia, e 11 incisioni che compongono praticamente un'intera sezione dell'allestimento bolognese. All'avvio dell'esposizione hanno partecipato, tra gli altri, anche l'assessore del Comune di Ferrara Marco Gulinelli e il presidente di Ferrara Arte Vittorio Sgarbi.
Gulinelli ha ricordato che Boldini, dopo aver conquistato il successo anche a Parigi, volle - in punto di morte - tornare nella 'sua' Ferrara, "a cui era legato come al caldo abbraccio di una madre". L'assessore ha inoltre sottolineato la fortuna odierna dell'autore che esporrà opere 'ferraresi' a Campobasso dal 26 novembre 2021 al 18 aprile 2022 e al Petit Palais di Parigi, dal 29 marzo al 24 luglio 2022. "Nessuna moda può piegarlo, Boldini la moda la fa - ha detto Sgarbi -. Consacra la bellezza. Restituisce alle sue donne una bellezza senza fine. È un artista totalmente libero, che sente la vita e la trasmette in pittura". Il presidente di Ferrara Arte ha delineato un percorso artistico che da Botticelli - per il tramite dello storico dell'arte Bernard Berenson - conduce proprio a Boldini e ha inoltre evidenziato come lo stesso autore sia "rinato" nel centenario di Gabriele D'Annunzio (1963). In sala anche Bianca Doria, studiosa dell'artista, il curatore Tiziano Panconi e lo storico dell'arte Lucio Scardino, che ha collaborato indagando il periodo giovanile 'tra Ferrara e Firenze'. "Boldini - ha detto Panconi - è ascrivibile all'Olimpo dei grandi geni dell'arte, perché è uno degli ultimi autori che lega la propria ricerca artistica a un senso classico della bellezza. Guardava i maestri dell'antichità. È un artista dal senso estetico senza tempo".

(Ferrara Rinasce)

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