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martedì, 06 maggio 2025.

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Intervento del Sindaco Alan Fabbri in occasione del 'Giorno del Ricordo'

09-02-2022 / Punti di vista

"Cavità carsiche trasformate in inghiottitoi di persone, 350mila italiani d'Istria, Fiume e Dalmazia costretti ad abbandonare tutto ciò che possedevano per ritrovarsi nella miseria. Il ricordo di questa tragedia, per decenni soffocata, torna oggi e sempre. La solennità civile nazionale italiana è stata istituita nel 2004 e in questo 2022 compie quindi 18 anni. Si fa 'maggiorenne'. Ma quel dramma vive nel ricordo da decenni. Un ricordo che a lungo è stato oscurato, tenuto nel cassetto, relegato in un angolo nascosto della storia. Ferrara è e vuole continuare ad essere parte attiva di questa riscoperta della memoria collettiva. La targa sul muro dell'attuale istituto alberghiero di via De' Romei ci ricorda la presenza nella nostra città, dopo il secondo conflitto mondiale, degli esuli - provenienti proprio dall'Istria, da Fiume e dalla Dalmazia - vittime delle persecuzioni dell'esercito di Tito. Quest'anno, in particolare, alle celebrazioni - mai routinarie - Ferrara unisce un evento-inaugurazione che ha un significato concreto e simbolico di grande valore: l'inaugurazione del "Monumento ai Martiri delle Foibe", posizionato nel parco adiacente alle scuole Poledrelli (giardini Giordano Bruno). Un monumento è un elemento carico di significati, stabile e duraturo che vuole essere segno e presenza viva, resistendo al tempo. Quel tempo che troppo a lungo è passato senza che la testimonianza di questo dramma fosse detta, comunicata, fatta conoscere, senza che si potesse esercitare compiutamente la libertà di esprimere una verità storica.
L'orrore delle foibe fu perpetrato dai partigiani comunisti di Tito, con solidi appoggi al di fuori dei confini jugoslavi. Il 10 febbraio ce lo ricorda e ci ricorda anche che la storia deve uscire dal silenzio, richiede verità ed è testimonianza continua.
Il Monumento ai martiri delle Foibe è il compimento di un percorso di anni, che ha visto il presidente di Assoarma Ferrara Raffaele Ghelfi disegnare, progettare personalmente questa opera, consegnando all'intera cittadinanza e a tutti i passanti un ricco simbolismo storico: le foibe come abissi verticali, cerchi concentrici di un girone infernale dantesco in cui trovarono la morte non già dannati, ma migliaia di innocenti. E poi l'anello trasversale, simbolo proprio della fine della vita, sormontato dalla Croce, segno del dramma, ma anche della speranza. Il monumento è realizzato per durare, per resistere è una presenza che comunica sé a chiunque qui transiti. E' una presenza costante nello scorrere della quotidianità della città, che ci dimostra, ogni giorno, che ciò che è fondamentale non deve passare ma deve essere costantemente sotto i nostri occhi e nella nostra mente.
Voglio ringraziare chi ha fatto di questa missione del ricordo un impegno civico e storico continuo. Quindi, ringraziamenti particolari li voglio esprimere al Comitato provinciale di Ferrara dell' Associazione nazionale Venezia Giulia e Dalmazia, al suo presidente Flavio Rabar, alle associazioni combattentistiche, agli studenti e a tutti coloro che, in questa giornata e sempre, tengono viva l'attenzione sul ricordo, stimolando riflessioni che hanno al centro l'obiettivo fondamentale della verità storica, liberata da pregiudizi e ideologie".
Alan Fabbri (Sindaco di Ferrara)

 

(Comunicazione Sindaco)