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Riflessioni su "Scrivendo a quattro mani", il libro di Valentina Padoan e Ilenia Lodi che ci fa tornare bambini

25-02-2022 / A parer mio

di Debora Peca

Dopo questi due anni difficili dovuti alla Pandemia ognuno di noi sta cercando di tornare in punta di piedi alla quotidianità fatta non solo di incombenze necessarie e di commissioni urgenti, ma anche di svago e gioia.

Prima della Pandemia si andava costantemente al cinema e a teatro e Ferrara, come altre città, ospitava anche serate per la presentazione di libri. Per chi ama da sempre la scrittura e la lettura era sempre una buona occasione per scoprire nuove uscite editoriali o per ritrovare il proprio autore preferito.

La sera del 23 febbraio 2022 nella sede dell'Associazione Italiana Assistenza Spastici (Aias) di Ferrara si è tenuta la presentazione del libro "Scrivendo a quattro mani" di Valentina Padoan e Ilenia Lodi.

Un libro per bambini che, come spesso accade, si rivela essere adatto anche ad un pubblico adulto che voglia ritrovare in quelle righe un po' della propria infanzia, dei sogni di allora e anche di quei timori che a volte bussano ancora alla porta dei nostri pensieri.

Così in queste pagine lievi troviamo una penna felice, una stella distratta, un gatto blu, una lumaca disubbidiente, una guerriera e un ginocchio dispettoso. Un viaggio pieno di fantasia che iniziamo a intraprendere a passo incerto nelle prime pagine ma che continuiamo a percorrere aumentando il passo, senza riuscire a staccarcene.

Leggendolo da adulta quale sono mi sono domandata quanto di quel bambino sia rimasto ancora in me, nel lungo percorso della crescita tra la voglia di essere indipendente e grande ed il timore di non essere all'altezza dei miei sogni.

Questo libro di Valentina Padoan e Ilenia Lodi ci fa sentire vivi, inteneriti e, soprattutto, ci fa osservare i figli con occhi diversi, comprendendo il percorso tortuoso della crescita tra la paura di cadere e la voglia di volare.

È stata una presentazione bellissima, con un pubblico numeroso, rispettoso e attento. Speriamo che la nostra città possa ospitare ancora serate così e donare al pubblico l'occasione di un viaggio dentro se stesso che ognuno dovrebbe compiere un po' più spesso.

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