L'affetto di Giorgio Bassani per la sua Ferrara al centro di un convegno dedicato allo scrittore
01-03-2022 / A parer mio

Anche la figlia Paola Bassani all'incontro di sabato 5 marzo all'Istituto L.Einaudi (via Savonarola 32, Ferrara - ore 9:15-12:00) nell'ambito di "ApertaMente: l'officina del Sapere" (rassegna di conferenze per l'a.s. 2021-2022) - Pubblico esterno ammesso con Green Pass
Il 4 marzo del 1916 nasceva a Bologna Giorgio Bassani, autore del celebre ciclo Il Romanzo di Ferrara. In occasione dell'anniversario del suo compleanno, la "Fondazione Bassani", in collaborazione con l'Istituto di Istruzione Superiore "Luigi Einaudi" e il Museo del Risorgimento e della Resistenza, ricorderà la figura dello scrittore, poeta e intellettuale sabato 5 marzo 2022, dalle 9,15 alle 12, nei locali della scuola, in via Savonarola 32, a Ferrara. Il pubblico esterno è ammesso con Green Pass.
Introdurrà la conferenza la figlia di Giorgio, Paola Bassani, Presidente della "Fondazione Giorgio Bassani". Parleranno Marco Antonio Bazzocchi, professore ordinario di Letteratura Italiana Contemporanea dell'Università di Bologna, che relazionerà su Le date della memoria nelle opere di Bassani; Gabriele Manservisi, direttore generale di produzione del docufilm La casa sotto l'erba - I luoghi di Giorgio Bassani. Prima panoramica sull'opera audiovisiva sul progetto culturale; il regista Tony Trupia, l'operatore video Rosario Nasca e il Project Manager Sara Zapparoli. Concluderà l'incontro Giulio Costa, attore del "Teatro Off", che svilupperà l'intervento ...dal carteggio bassaniano.
Coordineranno l'evento Antonella Guarnieri, storica e referente del Museo del Risorgimento e Resistenza di Ferrara, e Carmen Ada Giarratana, docente di Lingua e Letteratura italiana dell'Istituto Einaudi.
Con tale iniziativa la città di Ferrara e l'Istituto Einaudi vogliono rendere omaggio a Giorgio Bassani e ricordare la figura illustre del figlio devoto che alla città estense ha dedicato i suoi scritti. Scrive la figlia Paola Bassani nel suo libro intitolato Se avessi una piccola casa mia: "[...] si sentiva orgoglioso di aver scritto [...] la sua Officina ferrarese, e di avere costruito finalmente la sua città. Una città reale e insieme immaginaria, universale. Ma ci tornava sempre volentieri, a Ferrara [...] Per lui era fondamentale che gli amici, le persone che amava, visitassero i suoi luoghi, così essenziali per la sua vita e la sua opera: le mura, il ghetto, via Mazzini, il cimitero, la casa della nonna".
(Comunicazione a cura dell'istituto Einaudi di Ferrara)
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