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Antonioni e Vancini, all'istituto Einaudi due maestri ferraresi del cinema a confronto

07-03-2022 / A parer mio

Nell'Aula magna dell'Istituto Einaudi di Ferrara, mercoledì 9 marzo dalle 11,15 alle 13, incontro con Antonella Guarnieri e Michele Ronchi Stefanati
Pubblico esterno ammesso con Green Pass

Appuntamento da non mancare, per gli appassionati del cinema d'autore, quello di mercoledì 9 marzo dalle 11,15 alle 13 nell'Aula magna dell'Istituto di Istruzione Superiore L. Einaudi di Ferrara, settimo evento di ApertaMente; parleranno infatti agli allievi - ma l'accesso è consentito anche al pubblico esterno munito di Green Pass -, la storica Antonella Guarnieri e il ricercatore e docente di Lettere Michele Ronchi Stefanati, che metteranno a confronto Michelangelo Antonioni e Florestano Vancini, i due grandi maestri ferraresi del cinema, la cui fama ha travalicato le mura estensi e i confini patrii, per essere riconosciuta a livello internazionale.

Antonella Guarnieri, partendo dalla voce relativa a Florestano Vancini nel recente volume di Stefano Muroni Enciclopedia del cinema ferrarese (2021), parlerà del maestro che fu anche un suo caro amico; rivisitando in particolare il suo film "La lunga notte del '43", tratto dal racconto di Giorgio Bassani "Una notte del '43". Come spiegherà la relatrice, Bassani e Vancini risultano accomunati dalla forte centralità della Storia all'interno del loro lavoro artistico: un lavoro che, soprattutto per Bassani, rende la città estense una sorta di simbolo universale. Anche il film di Vancini assume questo aspetto esemplare di riproposizione della situazione di drammatica violenza che, durante la Repubblica Sociale, caratterizzò l'Italia, precorrendo di decenni lettura storica di Giorgio Pavone.

Laureata in Storia contemporanea a Bologna, ora referente del Museo del Risorgimento e della Resistenza, storica, Antonella Guarnieri ha al suo attivo alcune monografie e numerosi saggi che indagano vari aspetti del fascismo, della Resistenza e della storia contemporanea estense, quali il rapporto tra comunità israelitica e fascismo durante il regime; è anche studiosa dell'impegno politico e resistenziale di Giorgio Bassani.

L'intervento di Michele Ronchi Stefanati, dedicato alla memoria di Monica Vitti (1931-2022), offrirà una panoramica sul cinema di Michelangelo Antonioni, mostrando la dimensione internazionale e, insieme, sottolineando lo stretto legame tra il regista e la sua amatissima città natale: Ferrara. Si partirà dall'apprendistato di Antonioni tra Ferrara, Roma e la Francia, per poi proseguire con gli esordi da documentarista e i primi lungometraggi di finzione, Cronaca di un amore e Il grido, fino ad arrivare alla tetralogia che porterà Antonioni alla ribalta internazionale, da L'avventura a Il deserto rosso. L'intervento esplorerà infine il rapporto tra il lavoro di Antonioni e alcune icone mondiali della letteratura, del cinema e della musica, come Julio Cortázar, Jack Nicholson e i Pink Floyd.

Michele Ronchi Stefanati è dottore di ricerca presso University College Cork (UCC, National University of Ireland), dove è stato Professor Eduardo Saccone PhD Scholar in Italian Literature dal 2013 al 2018. Laureatosi in Filologia medievale e umanistica all'Università di Bologna, ha poi studiato cinema e letteratura a University College London (UCL), sotto la supervisione di Enrico Palandri. Da allora si è dedicato principalmente ai rapporti tra letteratura italiana contemporanea, cinema e impegno etico-politico, con particolare riferimento all'opera di Gianni Celati, su cui ha pubblicato diversi saggi. Ronchi Stefanati collabora attualmente con le riviste Doppiozero e Zibaldoni e insegna lingua e letteratura italiana e storia negli istituti superiori.

Modererà l'incontro la professoressa Claudia Cavicchi.

(Comunicazione a cura dell'Istituto Einaudi di Ferrara)

Immagini scaricabili:

foto Ronchi Stefanati