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25 aprile Sindaco Ferrara: "Felice di accogliere la Brigata Ebraica". Primo cittadino: "Liberazione festa di tutti. E su Ucraina: "Storie partigiane ci insegnano a non arrenderci alla prospettiva di una guerra perenne"

25-04-2022 / Punti di vista

 

(Comunicazione Sindaco)

25 APRILE, SINDACO FERRARA: "FELICE DI ACCOGLIERE LA BRIGATA EBRAICA". PRIMO CITTADINO: "LIBERAZIONE È FESTA DI TUTTI". E SU UCRAINA: "STORIE PARTIGIANE CI INSEGNANO A NON ARRENDERCI ALLA PROSPETTIVA DI UNA GUERRA PERENNE"

Ferrara, 25 apr - "Accogliamo con gioia i rappresentanti della Brigata Ebraica per la prima volta a Ferrara. A voi tutti il nostro benvenuto: siamo felici di vedere il vostro gonfalone. E ringrazio il direttore Davide Romano per la disponibilità manifestata e per le sue belle parole sulla giornata di oggi: 'Il 25 aprile deve recuperare le radici e la verità della guerra di liberazione. Deve rappresentare la storia e non essere deviato dalla politica e dalle fazioni'". Così il sindaco di Ferrara Alan Fabbri nel suo discorso ufficiale per il 77esimo anniversario della Liberazione. Fabbri nel suo intervento ha sottolineato che "la Festa della Liberazione è festa di tutti, senza barriere e senza confini ideologici", ha rimarcato che "la memoria deve attingere alla verità storica, deve essere costante e deve essere condivisa", ringraziando "gli studenti e coloro che stanno mettendo anima, cuore e impegno per ricordarci che costruire un futuro migliore è dovere di tutti". Parlando della guerra in Ucraina - e citando anche "i circa 60 conflitti che oggi, nel Terzo Millennio, stanno insanguinando il mondo" - il sindaco ha detto: "Pensando alla guerra di Liberazione, ai rischi più volte paventati di una nuova guerra mondiale, viene da dire che niente è cambiato", ma - ha sottolineato - non dobbiamo rassegnarci alla prospettiva di una guerra perenne, all'idea che la realtà della guerra sia ineludibile. Non è questo il mondo che vogliamo per le nuove generazioni. E la speranza, forse l'unica, ci viene dalle testimonianze di tanti eroi della Resistenza che non si sono arresi". Fabbri ha così citato alcune delle storie di dei tanti "figli di Ferrara che, in quegli anni, si sono opposti alla violenza, alle barbarie, pagando spesso con la vita".

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