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Consegnata la Cittadinanza Onoraria al Rabbino Capo Luciano Caro. Lungo applauso della platea che si alza in piedi per l'omaggio al 'Maestro'. Sindaco: "Giorno di festa per la nostra comunità"

12-05-2022 / Punti di vista

(Comunicazione Sindaco)

CONSEGNATA LA CITTADINANZA ONORARIA AL RABBINO CAPO LUCIANO CARO. LUNGO APPLAUSO DELLA PLATEA, CHE SI ALZA IN PIEDI PER L'OMAGGIO AL 'MAESTRO' . SINDACO: "GIORNO DI FESTA PER LA NOSTRA COMUNITÀ"

Ferrara, 11 mag - Il rabbino capo di Ferrara (ruolo che ricopre dal 1990) Rav Luciano Meir Caro è da oggi cittadino di Ferrara. In una cerimonia al Ridotto del Teatro Comunale di Ferrara Caro è stato insignito, questo pomeriggio, del riconoscimento, che era stato assegnato con decisione unanime del consiglio comunale di Ferrara, su proposta del sindaco Alan Fabbri, il 21 marzo di quest'anno. Sulla targa che il sindaco gli ha consegnato questa sera, è scritto: "Punto di riferimento per le comunità ebraiche, per aver condiviso e trasmesso a tutte le generazioni i valori della cultura ebraica, e per aver sempre promosso il dialogo e l'apertura alla città. Costruttore di pace, ha dato a Ferrara un contributo straordinario alla conoscenza e alla memoria storica, nel ricordo costante del dramma della Shoah". Alla consegna tutta la platea si è alzata in piedi, in un lungo applauso. Rav Caro ha espresso il suo "compiacimento e la sua commozione", ringraziando tutti i presenti, la moglie Miriam, i suoi "prestigiosi Maestri", e spiegando che "in questi oltre 30 anni tanto ho dato ma ho ancor più ricevuto". Rav Caro ha quindi delineato il percorso storico del rabbinato, nato circa 25 secoli or sono in terra di Babilonia.
"È oggi un momento di grande gioia, una festa per la nostra comunità", ha detto Fabbri, ringraziando il neocittadino ferrarese per l' "amore che ha sempre riservato a Ferrara, per la costanza del suo impegno e della passione che ha infuso in ogni attività, della cortesia e della disponibilità che ha sempre riservato a tutti". Fabbri ha ricordato la lunga tradizione di reciproco arricchimento culturale tra Ferrara e la sua comunità ebraica, tradizione che risale al XIII secolo. Nel solco di questo cammino comune e di questa tradizione oggi accogliamo con gioia il nostro concittadino Rav Luciano Meir Caro". Complimenti al sindaco e al consiglio comunale sono arrivati anche dall'ambasciatore di Israele Dror Eydar, che in un messaggio scritto ha definito Rav Caro una "figura di riferimento della comunità ebraica, che ha rafforzato in maniera significativa il legame tra città, comunità e Stato di Israele". Ringraziamenti sono arrivati anche dal ministro Patrizio Bianchi, che ha parlato di "riconoscimento da noi tutti dovuto a Rav Caro, che è anche un riconoscimento a tutta la comunità ebraica ferrarese, alla sua storia, alla sua presenza discreta, attenta, continua", ricordando in particolar modo, nel 2005, la collaborazione per la giornata di preghiera per la pace (realizzata quando Bianchi era rettore dell'Università di Ferrara) "in riti diversi ma in convergenti".
Per Noemi Di Segni, presidente dell'Unione delle Comunità Ebraiche italiane, il rabbino capo è stato ed è "un esempio e un riferimento di vita anche e soprattutto di fronte alle sfide morali". Di "Maestro di vita" ha parlato anche Giuseppe Momigliano, vicepresidente dell'Assemblea Rabbinica italiana. "Lieti e onorati della decisione del consiglio comunale", ha sottolineato Fortunato Arbib, presidente della comunità ebraica di Ferrara, rimarcando l'impegno del Rav e la sua "instancabile volontà e preparazione", che ha attratto a Ferrara anche numerosi studenti israeliani.
Silvia Ajò, in rappresentanza dell'Ufficio della Difesa presso l'Ambasciata di Israele ne ha ricordato, in particolare, l'impegno nel far assegnare alla Brigata ebraica la medaglia d'oro al valore militare per il contributo durante la Resistenza italiana.
Il presidente del Museo Nazionale dell'Ebraismo Italiano e della Shoah Dario Disegni ha ripercorso la lunga conoscenza, nata a Torino, "fin dagli anni della mia infanzia, quando egli frequentava la Scuola Rabbinica" nel capoluogo piemontese. La conclusione è, in linea con la tradizione ebraica, con un Mazal Tov, affinché "l'attività di Rav Caro possa proseguire ancora a lungo, per il bene degli ebrei di Ferrara e dell'intero ebraismo italiano". L'evento è stato moderato dal direttore de Il Resto del Carlino di Ferrara Cristiano Bendin. Alla cerimonia era presente anche l'arcivescovo di Ferrara Comacchio Gian Carlo Perego

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