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Villa Imoletta, il sindaco in visita al progetto di comunità e museo-laboratorio: "Un patrimonio cittadino"

07-09-2022 / Punti di vista

VILLA IMOLETTA, UN PROGETTO DI COMUNITÀ NELL'EDIFICIO CINQUECENTESCO. LA FONDAZIONE LAVORA ANCHE A UN LABORATORIO-MUSEO DELLA CANAPA (CON ANTICA TENDA DELLA CROCE ROSSA DEL 1915). SINDACO IN VISITA: "PATRIMONIO CITTADINO, TRA STORIA E ATTENZIONE ALLA PERSONA"
Ferrara, 7 settembre 2022 - Un progetto di comunità per il sostegno ai giovani ferraresi con disabilità e, nei piani, presto anche un nuovo museo-laboratorio dedicato alla canapa, che già dispone di una rara tenda della Croce Rossa - in quel tessuto - risalente alla prima guerra mondiale. Il tutto realizzato in una struttura del Cinquecento, immersa nella natura alle porte della città. È, in sintesi, l'attività e la missione di Villa Imoletta, visitata oggi dal sindaco Alan Fabbri, con gli assessori Dorota Kusiak e Alessandro Balboni.

La villa fu eretta attorno al 1572 dal conte Giovanni Battista Laderchi, diplomatico di Alfonso II d'Este, ultimo duca di Ferrara. Nel 1976 fu acquistata da Serafino Monini e dalla moglie Caterina Indelli con l'obiettivo di farne il nucleo di un'azienda agricola d'eccellenza che offrisse un futuro lavorativo e di vita al figlio Carlo, poi purtroppo mancato quindicenne nell'agosto 1980. Gli eredi, in epoca recente, hanno creato una Fondazione, vincolandola alla realizzazione di una fattoria sociale e didattica. Oggi il presidente è Tullio Monini, già dipendente del Comune di Ferrara, e attivo nel settore delle politiche sociali.
"Villa Imoletta è il segno concreto dell'impegno di generazioni, è imprenditoria che guarda alla persona, agli altri, al futuro - ha detto il sindaco - . È una famiglia che intende allargarsi sempre più e che vive del grande dinamismo, del contributo e dell'iniziativa di tanti. A tutti rivolgo il mio grazie particolare, questa è una realtà che svolge, a tutti gli effetti, un servizio pubblico in una grande alleanza per potenziare le risposte ai cittadini e in una sede meravigliosa, carica di storia, che è un patrimonio cittadino".

La Fondazione lavora per favorire l'inclusione sociale e lavorativa dei giovani ferraresi con disabilità e per sviluppare, coltivazioni agricole biologiche, l'allevamento di piccoli animali, giornate in fattoria anche per esterni, seminari. La struttura offrirà in futuro anche ospitalità turistica con un proprio bed and breakfast gestito sempre dai ragazzi. "Lo sviluppo del progetto canapa vuol essere un passo ulteriore sia per allargare le nostre attività e le opportunità per ospiti e pubblico, sia nella direzione della valorizzazione di una lavorazione antica, sapiente, che ha visto il nostro territorio assoluto protagonista, fino a circa metà Novecento, nella realizzazione di questa fibra tessile, un tempo particolarmente diffusa e dalle indubbie proprietà. Stiamo quindi lavorando per mostrare al pubblico gli strumenti, raccontare le antiche lavorazioni, il ciclo produttivo, mostrarne i manufatti. A questo proposito esponiamo all'ingresso della nostra struttura una antica tenda, proprio in Canapa, della Croce Rossa risalente al 1915, di proprietà dell'amico Claudio Gualandi, il celebre artista ferrarese, partecipe collaboratore delle attività di Villa Imoletta", ha spiegato Monini.

È possibile aderire, contribuire e diventare 'Amici di Imoletta'. A tal riguardo tutti i dettagli sono disponibili su www.progettoimoletta.it
(Ferrara Rinasce)

Immagini scaricabili:

Fabbri e Monini, sullo sfondo villa Imoletta Da sinistra Tullio Monini e Alan Fabbri davanti all'antica colombaia di villa Imoletta La tenda in canapa della Croce Rossa del 1915 L'incontro all'interno di villa Imoletta