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Sindaco e vice alla chiusura: “grande forza di comunità. Materna e Parrocchia punto di contatto tra generazioni”

Gaibanella In Festa, il ritorno dopo la pandemia. Il bilancio della nove giorni: un centinaio di volontari, dieci sfogline, 180 chilogrammi di cappellacci.

13-09-2022 / Punti di vista

Ferrara 13 set - Circa cento volontari, 180 chilogrammi di cappellacci, 140 di cappelletti, rigorosamente fatti a mano da una decina di sfogline, nove giorni di manifestazione: sono questi alcuni numeri della festa di Gaibanella tornata - dal due settembre - ad animare la frazione dopo la sospensione a causa della pandemia. "Un grande ritorno, complimenti a tutti per l'eccellente organizzazione, lo straordinario lavoro messo in campo, i numeri realizzati e le tante presenze", ha detto il sindaco Alan Fabbri, ieri in visita con il vicesindaco Nicola Lodi. Anima della rassegna sono Teresa Catozzi e il comitato di gestione della parrocchia Sant'Agnese - a cui è collegata l'omonima materna parrocchiale paritaria - presieduta da monsignor Graziano Donà. A tutti sono arrivati le congratulazioni e i ringraziamenti di Fabbri: "La parrocchia e la materna sono cuore pulsante e vivo della frazione, punto di connessione tra generazioni, forza di attrazione per tante ragazze e ragazzi. Qui si respira senso di comunità, la sua coesione. Un grande esempio virtuoso, fatto di realtà di grande valore per tutto il territorio", ha detto il primo cittadino. Gaibanella in festa è partita - proprio nell'area della parrocchia - il due settembre, fino al cinque, quindi dall'otto fino a ieri, dodici settembre. E oggi, terminato l'appuntamento aperto al pubblico, i volontari si ritroveranno per un momento di festa riservato a chi ha collaborato all'edizione 2022. Nel corso delle nove giornate di rassegna settembrina, inoltre, ampio spazio è stato dedicato alla beneficenza e alle iniziative di sostegno a realtà territoriali: la serata dell'8 settembre è stata interamente dedicata all'Ail (Associazione italiana contro le leucemie-linfomi e mieloma) nel segno della memoria di Nicola, Milena e Michele, i "nostri tre giovanissimi angeli volati in cielo", dice Catozzi ricordando i ragazzi prematuramente scomparsi a causa della leucemia. Il ricavato delle altre serate sarà invece destinato a scuola materna e parrocchia.

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