FERRARA RINASCE - BICENTENARIO CANOVA, ALLA BIBLIOTECA ARIOSTEA IL MANOSCRITTO DEL CELEBRE SCULTORE: LETTERA AL CONTE CONTRO I COSTI DELLE DOGANE
15-10-2022 / Punti di vista

DOMANI LECTIO MAGISTRALIS DI SGARBI A POSSAGNO. PRESENTE ANCHE L'ASSESSORE GULINELLI: "NOVITÀ IN PROGRAMMA, NOSTRA CITTÀ PROTAGONISTA"
Ferrara, 15 ott - Ci sarà anche Ferrara, che di Antonio Canova conserva una scultura (a palazzo Schifanoia) e un autografo (alla biblioteca Ariostea), domani - domenica 16 ottobre - alle celebrazioni canoviane a Possagno.
Il presidente della Fondazione Canova, Vittorio Sgarbi, anche presidente della Fondazione Ferrara Arte, terrà alle 18,30 una lectio magistralis al Tempio Canoviano dedicata proprio al grande scultore neoclassico (Sgarbi ha inoltre da poco pubblicato un libro, "Canova e la bella amata", La nave di Teseo / Corriere della Sera).
Nell'occasione, per l'Amministrazione comunale di Ferrara sarà presente l'assessore Marco Gulinelli: "La nostra città intende dare un contributo a queste celebrazioni e alla importante ricorrenza legata ai 200 anni dalla morte di Antonio Canova, 'il nuovo Fidia': innanzitutto un grande italiano che salvò capolavori dalle spoliazioni napoleoniche e, con la sua arte, rappresentò il bello e l'eleganza, segnando un'epoca e dando forma alla perfezione. Sgarbi ci guiderà in questo percorso di scoperta e riscoperta del genio di Canova e delle future 'connessioni ferraresi'. A tal fine abbiamo in programma diverse novità che annunceremo proprio domani a Possagno".
Ferrara, a palazzo Schifanoia, conserva una scultura di Canova (e dell'allievo Rinaldo Rinaldi), dedicata al nobile, scrittore e storico dell'arte Leopoldo Cicognara, che di Canova fu biografo. La copia del testamento (redatto a Venezia, il 20 aprile 1833), con cui Cicognara lascerà alla "Biblioteca pubblica di Ferrara" anche questa opera, è conservata alla biblioteca Ariostea. E lo stesso luogo conserva anche una lettera manoscritta di Canova, firmata e datata (vedi allegati).
E' stata scritta a Vienna, il 14 settembre 1805, e indirizzata al conte Roberti di Bassano. Come spiega Mirna Bonazza, responsabile Unità Operativa Biblioteche, la missiva riferisce dell'arrivo di due casse, per le quali Canova lamenta di dover pagare costi esosi di dogana; le due casse, spiega, contengono materiale occorrente alla realizzazione del monumento funebre per l'arciduchessa Maria Cristina d'Austria, collocato nella chiesa degli Agostiniani di Vienna in quell'anno, 1805. La lettera di Canova fa parte della Raccolta Autografica Cittadella custodita a palazzo Paradiso.
(Ferrara Rinasce)
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