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FERRARA RINASCE - UN VIAGGIO TRA OLTRE SEI SECOLI DI STORIA: AL VIA LE VISITE GUIDATE ALL'AREA ARCHEOLOGICA DI BELFIORE: CENTO STUDENTI E VOLONTARI AL LAVORO, DECINE DI REPERTI RECUPERATI

20-11-2022 / Punti di vista

Ferrara, 20 nov - Un viaggio a ritroso nel tempo dai giorni nostri al XIV secolo, all'origine della delizia estense di Belfiore, scomparsa a seguito di un incendio nel 1632.

A condurre i visitatori in questo percorso storico, nell'area tra via Orlando Furioso e via Giacomo Leopardi, sono stati, ieri, gli archeologi Maurizio Molinari, Flavia Amato e Marco Bruni, mostrando al pubblico, nella prima giornata di scavi aperti, i reperti riconducibili all'antica residenza monumentale estense e le novità emerse dai lavori e dagli studi. Lavori e studi condotti dai giovani dei licei Roiti e Ariosto e dai volontari del GAF (Gruppo archeologico ferrarese) - guidati dai professionisti - in un progetto di archeologia partecipata (dal titolo "Che Delizia Belfiore!) che sta coinvolgendo circa un centinaio di persone.

A circa un mese dall'avvio degli scavi sono già emersi pavimenti, porzioni di muro anneriti dalle fiamme, di coppi, di basi di colonne, frammenti di piatti, intonaci, elementi con decorazioni marmorizzate. Ai visitatori è stata mostrata anche una moneta dell'epoca di Leonello d'Este.

Gli studenti, oltre agli scavi, hanno realizzato anche il disegno della stratigrafia e le planimetrie che riproducono le singole quote dello scavo, registrando il dettaglio dei ritrovamenti e il loro posizionamento su carta millimetrata. Dal piano strada all'ultima sezione di scavo ci sono circa 600 anni di storia.

Il progetto "Che Delizia Belfiore!" è stato inaugurato dal sindaco Alan Fabbri il 20 ottobre, nasce per iniziativa della soprintendenza - rappresentata dalla dottoressa Chiara Guarnieri - con il contributo (triennale) del Comune di Ferrara, che a tal fine ha già stanziato 37.500 euro. Al progetto partecipano inoltre la Provincia di Ferrara, che garantisce le autorizzazioni agli scavi su suolo di proprietà e il proprio patrocinio, e il Consorzio di Bonifica Pianura di Ferrara, che ha realizzato le recinzioni dell'area.

Ferrara Rinasce

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