Ferrara, 21 nov -  Ferrara e il suo territorio come "crocevia di sapori unici, di acque dolci e salate e dei mitici vini delle sabbie": è un percorso tra sapori e patrimonio storico, paesaggistico e architettonico quello che il Gambero Rosso traccia parlando di Ferrara e del suo territorio, in un servizio di 13 pagine a firma di Tommaso Costa, sul numero di novembre. "Ancora è tempo di due ruote  per visitare la città estense e i suoi dintorni, dal Castello dove cinque secoli fa si preparavano i manicaretti del cuoco di corte Messisbugo, fino al Delta del Po", "per immergersi in un paesaggio patrimonio dell'Umanità e fare la conoscenza di sapori unici tra acque dolci e salate, accompagnati dai mitici vini delle sabbie". Il Gambero Rosso sottolinea che nella città estense "convivono tradizione e modernità", "arricchendosi nelle specialità e preparazioni che si scoprono passeggiando fra le vie del castrum, pedalando tra i percorsi lungo il Grande Fiume, il Po, o arrivando fino al mare con il suo Delta, oggi patrimonio Unesco, unico per paesaggi e sapori". Nelle pagine si alternano immagini emozionali della città, dal Castello a palazzo Diamanti, alle tipicità, in primis la coppia ferrarese Igp. Igles Corelli, del comitato scientifico della Gambero Rosso Academy, in un suo intervento racconta la sua Ferrara che, sottolinea, "a tavola ha un sapore unico". Il primo pensiero dello chef va alla zucca, "che non mancava mai nella cucina della mia infanzia". "Il cappellaccio di zucca - dice - "è un piatto davvero rappresentativo di questo territorio, e io continuo a proporlo". Il viaggio enogastronomico prosegue, tra testimonianze di produttori e descrizione delle delizie e del patrimonio territoriale, fino a Comacchio e al mare.

(Ferrara Rinasce)

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