IL ROGO DELLA VECIA PER SALUTARE IL NUOVO ANNO, I DIALETTI, LE ANTICHE FAVOLE: ALLA BASSANI SI CHIUDE LA RASSEGNA DELLE TRADIZIONI. SINDACO: "SENZA RADICI NON C'È FUTURO"
28-12-2022 / Punti di vista

IL ROGO DELLA VECIA PER SALUTARE IL NUOVO ANNO, I DIALETTI, LE ANTICHE FAVOLE: ALLA BASSANI SI CHIUDE LA RASSEGNA DELLE TRADIZIONI. CINQUE INCONTRI, TRE MESI DI INIZIATIVE. SINDACO: "SENZA RADICI NON C'È FUTURO"
Ferrara, 26 dic - Dalle antiche ricette del pan di Natale ai canti dell'anno, dal rito del rogo della 'vecia' alle storie e leggende legate alla befana. Si è chiusa nella settimana natalizia (con un viaggio tra le antiche favole e usanze di questo periodo) la rassegna dedicata alla tradizione di Ferrara promossa dalla biblioteca Giorgio Bassani. Partita il 13 ottobre - poi proseguita il 24 novembre - con due incontri dedicati al dialetto ferrarese e alle parlate territoriali, il 10 novembre il ciclo di appuntamenti ha toccato i temi delle antiche filastrocche e della festa di San Martino. Spazio anche ai bambini e all'incrocio tra tradizione e nuove generazioni: il 22 ottobre infatti il disegnatore Alberto Lunghini ha incontrato giovani, giovanissimi e famiglie illustrando loro il minidizionario "Impariamo il dialetto ferrarese", già distribuito nelle scuole.
La rassegna è stata realizzata con i contributi del Centro di Documentazione del Mondo Agricolo Ferrarese e del suo coordinatore, Gian Paolo Borghi. Hanno partecipato anche il Cenacolo dialettale ferrarese Al Tréb dal Tridèl. "Un tuffo nel passato per parlare di un mondo che per molti è il ricordo della propria infanzia e che è il fondamento della modernità. Radici, queste, - dice il sindaco Alan Fabbri - che vogliamo tenere ben salde, scoprendole e riscoprendole continuamente, perché senza radici non può esserci futuro".
(Ferrara Rinasce)
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