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GIORNO DELLA MEMORIA, CASTELLO ILLUMINATO DI BLU, COME IL TALLÈD EBRAICO. SINDACO ANNUNCIA: "AL VIA PERCORSO PER PIETRE D'INCIAMPO".

27-01-2023 / Punti di vista

APPREZZAMENTO PER IL PERCORSO DI GIUSTO TRA LE NAZIONI A CHI SALVÒ EBREI FERRARESI. IL GRAZIE ALLA FAMIGLIA SCHOENHEIT PER LA DONAZIONE MOZARTIANA AL TEATRO

Ferrara, 27 gen - Il via libera al percorso per la posa delle pietre d'inciampo, il grazie alla famiglia di Franco Schönheit - testimone diretto dell'orrore di Buchenwald, morto nel 2020 - per la recente donazione al Teatro comunale della "straordinaria collezione di dischi in vinile, che racchiude ben 618 opere di Mozart", l'iniziativa (attiva ieri e questa sera) di accendere il Castello di blu, il colore dei ricami del tallèd ebraico, realizzata d'intesa con la Comunità ebraica di Ferrara e la Provincia.

Sono alcuni dei messaggi che -nel Giorno della memoria - il sindaco Alan Fabbri ha lasciato agli studenti e a tutti i partecipanti della cerimonia istituzionale ospitata in Pinacoteca a Palazzo Diamanti di Ferrara. Il sindaco ha ricordato le storie di donne come Maria Zamorani, pediatra ferrarese scomparsa ad Auschwitz che "pagò con la vita la scelta di aiutare gli altri", dei 625 ferraresi internati militari, dei 150 ferraresi deportati a Fossoli. Solo cinque quelli che hanno fatto ritorno.

Tra gli altri un pensiero è stato rivolto a uomini come Gino Ravenna, uno dei 29 campioni della Palestra Ginnastica Ferrara che rappresentò l'Italia nel concorso generale di ginnastica artistica a squadre di Londra 1908 e che, insieme a quasi tutta la sua famiglia, morì ad Auschwitz nel 1944. Fabbri ha sottolineato anche il valore del coraggio di "chi ha contrastato apertamente la barbarie, a costo della propria esistenza e di quella dei propri cari", e in particolar modo ha espresso apprezzamento per il proposto riconoscimento a "Giusto fra le nazioni" per Raffaele Sciuto, notaio di Faenza che fra il novembre 1943 e il gennaio 1945 salvò dalla deportazione la famiglia De Benedetti, residente a Ferrara.

"La risposta al male di anni bui del Novecento - ha sottolineato il primo cittadino - sta anche in casi eroici di persone che si distinsero per coraggio e umanità, mettendo in salvo le vite. Studiamo le loro storie, le vicende umane, appassioniamoci al coraggio e alla forza trainante di gesti salvifici che in anni di inferno hanno rappresentato la vittoria terrena sulla morte: la memoria non è mai satura e genera infinita conoscenza, sempre nuova consapevolezza ed è il faro delle scelte dell'oggi".

(Comunicazione Sindaco)

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