CENTO RITRATTI PER RACCONTARE DUECENTO ANNI DI ARTE A FERRARA, DOMANI SI PRESENTA IL LIBRO DI GIULIANO TROMBINI: "UN ‘TACCUINO DI VIAGGIO', PENSATO NEL LOCKDOWN, PER RISCOPRIRE STORIA E PATRIMONIO DELLA NOSTRA CITTÀ"
04-02-2023 / Punti di vista

Ferrara, 4 feb - "L'idea mi raggiunse mentre tutti noi eravamo serrati in casa per colpa della pandemia: annotare - quasi in un taccuino di viaggio - e consolidare l'immagine, l'idea, il ricordo, la voglia di scoprire i nostri artisti. Così nasce l'idea dei ‘Cento autori', un omaggio all'arte declinato nella forma di un numero che è evocativo, essendo 100 un numero ricorrente e, già dall'antichità, giudicato ‘magico'".
Così l'artista Giuliano Trombini, autore del libro - dal titolo "Cento artisti ferraresi" (edizioni La Carmelina) - che sarà presentato domani, domenica 5 febbraio, alle 18 alla galleria del Carbone (via del Carbone, 18) e che contiene, appunto, cento tavole in omaggio alle grandi firme ferraresi tra otto e novecento e alle loro opere più note e rappresentative.
Interverrà anche Lucio Scardino, curatore del volume. La presentazione si unisce alla mostra dello stesso Trombini con l'esposizione di decine di ritratti ad autori storici dell'Ottocento e del Novecento ferrarese: da Filippo De Pisis a Giovanni Boldini, da Michelangelo Antonioni a Carlo Rambaldi, da Gaetano Previati ad Arrigo Minerbi, da Arnaldo Ferraguti ad Achille Funi, fino a Gianfranco Goberti e Silvano Cavicchi, recentemente scomparsi.
"Il progetto - spiega Trombini nella sua introduzione - nasce nei tempi in cui l'arte poteva essere vista solo da lontano, appunto, nei mesi del lockdown. Non penso che le due cose - l'arte e il periodo - siano nati da un incontro casuale. È nei momenti bui che ci si aggrappa, quasi istintivamente, alle certezze, si pensa a ciò che regala piacevolezza, benessere, per dimenticare la sofferenza e le ansie. Così ho fatto, traducendo tutto questo, io stesso, in opere.
Mi ha aiutato la lettura e la consultazione di alcuni libri, vecchi ‘affetti' letterari ritrovati o spesso consultati, ma soprattutto il successivo incontro con l'amico Lucio Scardino, grande e costante motivatore di iniziative artistiche e conoscitore enciclopedico e appassionato. Come non ricordare, inoltre, un altro amico, altrettanto fondamentale nella redazione di questo taccuino, Corrado Pocaterra, che, in particolare, mi ha aiutato nella ricerca e nell'individuazione di certi dipinti e nel fornirmi la precisa documentazione relativa ad alcuni artisti. Sono così partito dai nomi ferraresi eccellenti che hanno segnato la storia dell'arte tra Otto e Novecento, mi sono poi concentrato su altri nomi, magari non così conosciuti al grande pubblico, ma di grande qualità e sicuramente meritevoli di essere scoperti fino in fondo. Un lavoro che non ha certo la pretesa di essere esaustivo, ma vuole essere una prima tappa di un percorso più ampio. Mi auguro che questo ‘taccuino' possa essere per alcuni l'occasione di ritrovare ‘vecchie' conoscenze e per altri possa essere motore di una continua scoperta della storia e del patrimonio artistico territoriale. Il viaggio, dunque, continua".
Ferrara Rinasce
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