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DOMANI L'ANNIVERSARIO DELLA NASCITA DI BASSANI, DAL 31 MARZO FINO A GIUGNO LA MOSTRA ‘DECLINAZIONI PADANE' ALLA BIBLIOTECA ARIOSTEA. PER IL ‘COMPLEANNO' DEL CELEBRE SCRITTORE EVENTO A PORTA PAOLA

03-03-2023 / Punti di vista

Ferrara, 3 mar - Una mostra 'itinerante' tra letteratura, arte e cinema, 'ambientata' tra Ferrara e Bologna. Il titolo, ancora provvisorio, è "Declinazioni padane: Pier Paolo Pasolini, Giorgio Bassani e Giovanni Testori con Roberto Longhi".

Con questo evento Ferrara omaggerà i tre autori, a partire dalla fine del mese, alla biblioteca Ariostea. Del ferrarese Bassani, in particolare, domani ricorreranno i 107 anni dalla nascita, che saranno ricordati - nella stessa giornata - al Centro di documentazione del museo del Risorgimento e della Resistenza, a Porta Paola (via Donatori di sangue, 22), in un incontro dal titolo "Giorgio Bassani tra storia e letteratura: ‘Una notte del ‘43".

Ne parleranno Angela Siciliano, lettrice di lingua, cultura e letteratura italiana all'università Nuova Sorbona di Parigi e Antonella Guarnieri, storica del centro di documentazione dello stesso museo.

E intanto continuano i preparativi in vista dell'esposizione alla biblioteca Ariostea che sarà aperta al pubblico dal 31 marzo al 25 giugno 2023, ed esplorerà i rapporti biografici e gli scambi culturali fra i grandi autori della letteratura italiana che hanno avuto in Longhi il loro ‘mentore'.

La mostra (realizzata dalla Fondazione Ferrara Arte, con il servizio Musei d'Arte e il servizio Biblioteche del Comune di Ferrara) sarà inoltre accompagnata da un catalogo introdotto dall'assessore alla Cultura Marco Gulinelli, e con saggi di: Vittorio Sgarbi, sottosegretario e presidente della Fondazione Ferrara Arte, Francesca Bini, studiosa di Letterature comparate ed estetica delle arti visive, Alessandro Gnocchi, caporedattore de Il Giornale e Mirna Bonazza, responsabile dell'unità operativa Biblioteche del Comune di Ferrara.

"Il percorso espositivo interdisciplinare e multimediale sarà suddiviso in sezioni tematiche che documentano la varietà delle connessioni tra Longhi e gli allievi diretti (Arcangeli, Pasolini, Bassani) e indiretti (Testori) e la rilevanza della cultura figurativa da lui promossa - anticipa Gulinelli -. Ferrara può considerarsi il trait d'union tra queste importanti figure della scena letteraria, artistica e culturale italiana del primo e del secondo dopoguerra. La Ferrara di Cosmè Tura ed Ercole de' Roberti , i pittori ai quali Longhi, nel 1934, dedica l'Officina Ferrarese, saggio scritto in occasione della mostra allestita, l'anno precedente, per il quarto centenario dalla morte di Ludovico Ariosto e che oggi torna a palazzo Diamanti con una nuova e straordinaria ricchezza di opere, da tutto il mondo. La Ferrara di Bassani, di cui ricorrerebbe oggi il compleanno, che trascorse nella città estense l'infanzia e l'adolescenza".

Iscritto alla facoltà di Lettere, Bassani conobbe Longhi (che a Bologna insegnò dal 1934 al 1949) nell'autunno del 1935. Qualche anno dopo, anche Pier Paolo Pasolini fece la conoscenza del grande storico dell'arte, al quale avrebbe poi dedicato il suo secondo film, il capolavoro, con Anna Magnani, Mamma Roma (1962).
Bassani e Pasolini collaborarono, tra le altre cose, alla sceneggiatura di "La donna del fiume" (1955) di Mario Soldati, de ‘Il prigioniero della montagna', film prodotto e diretto nel 1955 da Luis Trenker e di un film tratto dal Dio di Roserio (1954), romanzo d'esordio di Giovanni Testori. Nel film 'La ricotta', del 1962, Orson Welles è doppiato da Bassani. Tra le altre cose, inoltre, a Pasolini si deve la sceneggiatura de "La lunga notte del ‘43", del celebre regista ferrarese Florestano Vancini, ispirata da un racconto dello stesso Bassani.

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