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Inchiesta coop immigrazione, il sindaco Fabbri e la Giunta: "Business accoglienza anche a Ferrara, coinvolto chi troppo spesso ha puntato il dito contro di noi"

08-03-2023 / Punti di vista

INCHIESTA COOP IMMIGRAZIONE, IL SINDACO FABBRI E LA GIUNTA: "BUSINESS ACCOGLIENZA ANCHE A FERRARA, COINVOLTO CHI TROPPO SPESSO HA PUNTATO IL DITO CONTRO DI NOI"
"Quanto emerso dalla chiusura delle indagini sul mondo dell'immigrazione, è gravissimo e inammissibile. Per anni abbiamo denunciato, ancor prima di essere chiamati al governo di Ferrara, il business delle cooperative che si occupano di immigrati e il finto buonismo di tanti, ben visibile a chi guarda a quel mondo con lucidità e onestà. Per anni siamo stati accusati, per questo, di insensibilità, scarsa umanità, quando non direttamente di razzismo. Inoltre, una volta arrivati a guidare Ferrara, quando abbiamo agito a tutela dei diritti dei ferraresi siamo stati attaccati da più parti sempre con le stesse accuse. Oggi, invece, il sistema dei rimborsi, oggetto dell'inchiesta che coinvolge direttamente molte note realtà locali e altrettanti nomi noti, sembra darci, ancora una volta, ragione". Così il sindaco di Ferrara, Alan Fabbri, e la sua Giunta commentano la chiusura delle indagini che vedono indagate 13 persone di diverse realtà associative del mondo del sociale per presunta truffa allo Stato, per una cifra che ammonta a due milioni di euro. "Quella che otteniamo oggi è una ragione amara visto che a farne le spese è prima di tutto lo Stato, truffato secondo le ipotesi di inchiesta, da spese e rendiconti gonfiati. Truffare lo Stato, significa truffare gli italiani e i ferraresi che lavorano, pagano le tasse e, con le loro fatiche, mantengono attivo un sistema di welfare che, in questo caso, pare aver lucrato su una realtà grave e urgente come quella della sistemazione degli immigrati appena sbarcati sulle nostre coste. E questo è, per tutta la nostra comunità, una grande offesa".
Per il sindaco grave è anche la portata dell'inchiesta: "I nomi coinvolti sono molto conosciuti - tra questi addirittura quello di un ex assessore - persone che a Ferrara, da sempre, hanno ricoperto e ricoprono ruoli legati al sociale, anche pubblici, e che, molte volte, non si sono risparmiate in prediche e in giudizi verso la nostra amministrazione, soprattutto quando, sul tema, abbiamo compiuto scelte a tutela dei diritti dei ferraresi. Ora confidiamo nella magistratura che saprà fare il suo dovere e verificare le responsabilità e siamo certi che i cittadini sapranno fare tesoro di questa esperienza per valutare, nel modo più adeguato, chi molto spesso contro di noi, punta il dito, millantando un finto buonismo che, se l'inchiesta dovesse confermare le accuse, si mostrerebbe completamente fasullo".
(Comunicazione Sindaco)