LE CONGRATULAZIONI DEL SINDACO: "PURA PASSIONE". DIALOGO CON ANDREA FORLANI: "TORNIAMO ALLA STAMPA, È UN OMAGGIO ALLA MEMORIA"

Ferrara, 15 apr - "'Colpire' le cose con l'obiettivo per trovarne l'anima". Matteo Gulinelli, architetto e fotografo, ha presentato oggi alla biblioteca Ariostea il suo libro: "Il preludio di semplici sogni" (Psicografici editore), presto disponibile anche nelle librerie e in ordinazione online.

Cinquanta foto, soggetti diversi, natura protagonista, nessun essere umano, il rifiuto di una post produzione 'spinta', un unico obiettivo: "Fissare il tempo, oltre la valanga social", da cui pure Gulinelli è passato "quando Instagram era una grande community fotografica di condivisione internazionale, stimolo a ricercare stile e tecnica sempre migliori".

E dall'esigenza manifesta di 'fermare il tempo" è nato anche il suggerimento di Andrea Forlani, con cui l'autore ha dialogato oggi, ed espresso al pubblico: "Tornare a una foto di stampa che racchiude nella memoria cartacea e fisica il vissuto, lo dobbiamo alla memoria".

A Matteo Gulinelli arrivano anche le congratulazioni del sindaco Alan Fabbri: "Questo libro - dice il primo cittadino - è pieno di passione, è il frutto di una ricerca di anni, di un approfondimento personale, di un percorso artistico di grande intensità. Il percorso di un giovane ferrarese innamorato del suo lavoro e di questa arte. Sfogliarne le pagine è un viaggio emozionante, attraverso il quale Matteo ci guida con straordinario trasporto, trasmettendo con grande spontaneità i suoi sentimenti e stati d'animo".

Lo stile fotografico è volutamente minimal, per cogliere l'essenziale, "lasciando fuori dall' inquadratura tutto ciò che è superfluo, per cogliere l'essenza, per assorbire la foto, per farla mia", ha spiegato l'autore. Imprescindibili i titoli, che narrano un "viaggio onirico, un film che si staglia sullo sfondo e che racconta il dettaglio ripreso".

Così gli anelli di un tronco con uno squarcio a croce centrale sono un simbolico bersaglio, un sole calante al tramonto interroga sulla materia di cui sono fatti i sogni, uno stelo piegato dal vento nello sfondo del mare ne rappresenta una delicata intimità, un faro nel cielo roseo di fine giornata è un invito tra amanti a rimanere insieme fino al mattino, una bianca abitazione nella limpidezza del cielo estivo di Grecia è un'icona della vita perfetta, uno specchio di mare leggermente increspato è 'sangue blu', una nuvola notturna in un bianco e nero naturale è il peso dell'anima, una casa diroccata sospesa sulla linea dell'orizzonte di una pianura è il segno di una vecchiaia trascorsa insieme, le giraffe che sfilano in perfetta geometria sulla terra arsa del Sudafrica sono la ricerca di un amico, panni che sventolano nel cielo azzurro sono come fantasmi appesi. "Dietro ogni scatto costruisco un film". Con colonne sonore.

Le sue ispirazioni sono riprese da maestri come Christopher Nolan per le sceneggiature, Joel Meyerowitz per le composizioni, Bob Dylan per la sua poesia in musica. In un vasto repertorio che nasce dal ricordo della sacralità dei dischi, "quando li si 'sfogliava', sfilandoli poi dalla custodia con la stessa delicatezza che si deve a un testo sacro".

E il futuro si chiama Bianca, la sua bimba, rimasta sulle ginocchia del papà durante la presentazione del suo libro. "Oggi lei è il mio tutto e praticamente il soggetto unico delle mie foto", e mi ha convinto che "l'essere umano può far sognare più della natura". Di nuovi progetti editoriali si è già parlato: "Mi piacerebbe creare un nuovo equilibrio tra descrizione fotografica e narrazione scritta, perché la parola è fondamentale".

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