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VIGILI DEL FUOCO, INTITOLAZIONE A MARCO GALAN DELLA ROTONDA DI VIA FERRARESI. SINDACO: "STORIA EMBLEMA DI CORAGGIO"

03-05-2023 / Punti di vista

Ferrara, 3 mag - Oggi la cerimonia di intitolazione a Marco Galan - il vigile del fuoco morto dopo 15 anni di coma a seguito di un incidente in servizio - la rotonda tra via Ferraresi e via Porta, davanti all'ingresso carrabile della caserma dei vigili del fuoco.

La madre Laura: "Era la cosa più bella che avevo. Manca, ma è sempre con noi".

La famiglia di Marco si è presa cura del figlio per 15 anni e ha fondato un'associazione, gli Amici di Marco, che in questi anni ha realizzato opere per portare sostegno a pazienti bambini e per il territorio.

Il sindaco Alan Fabbri: "Se qualcuno mi chiedesse che cosa significhi per me il coraggio, io risponderei raccontando questa storia".

Di seguito l'intervento integrale.

"Nella memoria di Marco Galan rivivono la sua toccante vicenda umana, la forza di chi gli ha voluto, e gli vuole, bene, il ricordo delle sue grandi capacità tecniche e di 23 anni di servizio. Di questa memoria abbiamo voluto - d'intesa con i Vigili del Fuoco, che ringrazio - lasciare traccia perenne: e l'intitolazione di oggi ne è l'esempio.

Un gravissimo infortunio lo ha colto durante il servizio, dal quale non si è più ripreso, in quel maledetto 26 luglio del 2006.

Il nostro pensiero oggi - attraversando il ricordo di Marco - giunge a mamma Laura, che è qui con noi e che omaggio a nome della città.

Lei e il papà Antonio - scomparso nel 2019 - sono stati e sono l'esempio dell'amore genitoriale: hanno coperto di affetto Marco, si sono presi cura di lui, hanno coinvolto un gruppo di Amici nel sostegno anche alle associazioni del territorio e nella sensibilizzazione.

Marco, anche dopo la tragica scomparsa, continua oggi a vivere nell'attività di persone straordinarie che gli sono state a fianco. Il loro impegno prosegue, dimostrando come si possa trasformare anche la più drammatica delle vicende in spinta a reagire, in forza per diffondere il bene, a beneficio di chi vive situazioni difficili.

È questo l'esempio incarnato di che cosa significhi il motto dei Vigili del Fuoco: "Domiamo le fiamme, doniamo i cuori".

Anche di fronte alla prova più difficile, la famiglia Galan è stata capace di domare il fuoco dello sconforto, il dolore per il dramma vissuto, donando il proprio cuore e realizzando opere di immenso valore per raccogliere fondi, portare sostegno a pazienti bambini e associazioni benefiche del territorio. Se qualcuno mi chiedesse che cosa significhi per me il coraggio, io risponderei raccontando questa storia.

Grazie signora Laura, grazie Marco per quanto avete e per quanto state facendo.

Grazie per averci dimostrato che la vera sconfitta è lasciarsi sopraffare dallo sconforto quando la vita sembra girarci le spalle.

E che non c'è dramma che non possa trasformarsi in occasione. In questo è sempre fondamentale l'aiuto, il sostegno, la vicinanza di persone che ci vogliono bene e che condividono con noi visioni e obiettivi. E i Vigili del fuoco sono gli amici della città e del Paese.

Ringrazio, in particolare, il comandante Antonio Giovanni Marchese che si è prodigato - mostrando, ancora una volta, un eccezionale attaccamento ai suoi uomini - affinché questa giornata si compiesse. I Vigili del fuoco sono il fulgido esempio di che cosa rappresenti lo spirito di servizio.

Un saluto e un abbraccio a tutti gli «Amici di Marco», continui dispensatori di bene.

Invito il pubblico oggi presente ad avvicinare, conoscere e sostenere questa preziosa realtà che, nel segno di Marco, ci dimostra quotidianamente che - come diceva Emily Dickinson - "chi è amato non conosce morte, perché l'amore è immortalità, o meglio, è sostanza divina".

Alan Fabbri

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