PREVISTI 80MILA SPIEDINI IN SEI GIORNI. PUBBLICO DI 700 PERSONE PER LA GIORNATA D'AVVIO. OLTRE 110 VOLONTARI. FESTA FINO AL 4 GIUGNO. "IL SEGRETO? UNA SALATURA SPECIALE E SEGRETA..."

Ferrara, 31 mag - Nella prima serata di sagra sono oltre 10mila gli arrosticini che i volontari di Codrea hanno preparato per un pubblico di oltre 700 persone.

Una rinascita dopo l'incendio del 6-7 gennaio che ha colpito i locali spogliatoio del campo sportivo, la casetta in legno, adibita a cucine, con danni a frigo, freezer e ad altre strutture utilizzate per l'evento. Per il sostegno alle spese il Comune stanzierà 30mila euro.

Lo annuncia il sindaco Alan Fabbri, che nei prossimi giorni sarà in visita alla sagra per congratularsi col patron Vincenzino Di Pietro e con tutti i volontari, oltre 110: "Abbiamo previsto a bilancio uno stanziamento specifico, che andrà a copertura delle spese sostenute per il ripristino delle strutture e le dotazioni danneggiate dall'incendio", annuncia il primo cittadino. "Non ci siamo arresi - spiega Di Pietro -, ma con determinazione abbiamo accolto e vinto la sfida di esserci, grazie all'impegno di tanti. Oggi i numeri ci danno ragione. Vogliamo che sia un'edizione speciale. L'edizione della rinascita (che durerà fino al 4 giugno, ndr). Grazie ai tanti che ci hanno manifestato la loro vicinanza, il loro supporto. Già nella prima giornata l'affetto è stato straordinario".

Di Pietro, 65 anni, anima della festa, è presidente dell'associazione Sagra dell'arrosticino e organizzatore. Abruzzese di origini (di Colledara, in provincia di Teramo, ai piedi del Gran Sasso), dal 1971 è a Ferrara (e a Codrea da 31 anni).

"Tutto è iniziato da una cena - racconta -, dalla volontà di organizzare una festa, aggregando i giovani. Siamo partiti con 2-3mila arrosticini, la mia specialità. Oggi arriviamo a circa 80mila e in campo abbiamo oltre 110 volontari".
"Il segreto di un ottimo arrosticino? La materia prima, la buona cottura e una salatura con ingrediente segreto...", spiega Di Pietro.

Il menù della festa è un simbolico abbraccio tra sapori abruzzesi e ferraresi. Arrosticini, olio e alcuni salumi arrivano direttamente da Colledara e sono accompagnati da coppietta ferrarese e salama da taglio rigorosamente locali.

Il ricavato della manifestazione, patrocinata dal Comune di Ferrara, quest'anno contribuirà a sostenere le spese affrontate dagli organizzatori per la rinascita della sagra, dopo l'incendio del gennaio scorso, "e - spiega Di Pietro - se sarà possibile si contribuirà come gli scorsi anni alle attività della parrocchia della Conversione di San Paolo".

La festa compie, in questo 2023, 17 anni, 19 contando i due anni di sospensione a causa della pandemia (negli anni 2020 e 2021).

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