OGGI L'ANNIVERSARIO DEL PITTORE FERRARESE MORTO IN MANICOMIO PAZZO D'AMORE. LE FOLLI PASSIONI DELL'EPOCA RACCONTATE IN UN LIBRO
15-07-2023 / Punti di vista

Ferrara, 15 lug - Ossessionato dalla passione per la cantante lirica ucraina Salomea Krusceniski, fu trasferito in manicomio e qui terminò i suoi giorni. È la triste parabola di vita di Manfredo Manfredini il pittore ferrarese talentuoso ma morto giovanissimo a Mombello il 31 maggio 1907, la cui vita rimase nell'oblio per oltre un secolo, prima di essere riscoperta grazie a un lavoro di ricerca condotto dallo storico dell'arte Lucio Scardino. Manfredo nasceva oggi (15 luglio 1881), 142 anni fa, proprio a Ferrara. Continua il lavoro di ricerca sulla sua tribolata vita e sulla sua poliedrica attività (fu anche autore di testi filosofici, illustrò e riscrisse in prosa sintetica i canti della Divina Commedia per una delle edizioni più popolari del novecento, l'edizione Nerbini), dopo una prima pubblicazione realizzata dal Comune e associata, a settembre 2021, a una mostra. E mentre proseguono gli studi sulla sua figura controversa, ma capace di esprimere un talento precoce, emergono vicende d'inizio secolo che aiutano a ricostruire il contesto di quegli anni: il 31 maggio del 1903 - esattamente quattro anni prima della morte di Manfredini - a Odessa (dove nella sua più tenera età si esibì la stessa Salomea) un'attrice russa, la baronessa Vonagel, fu uccisa da un 14enne, Alessio Nonastgriski. Suo fratello maggiore si era perdutamente innamorato della baronessa e "spendeva gran parte della sua fortuna per i capricci dell'amante", tanto che il ragazzo la uccise "per difendere l'onore e la famiglia", riportano le cronache del tempo (e la stessa Gazzetta Ferrarese), sottolineando che il giovane omicida "diventò pazzo".
Di pazzia si parlò anche a proposito di Manfredo, dopo il tentativo di aggressione ai danni della Krusceniski, che sancì la sua condanna all'internamento in manicomio. Storie che potrebbero entrare a pieno titolo nei racconti de "I furiosi amori dell'ottocento", pubblicato nel 1946 da Antonietta Drago, e incentrato sulle grandi ‘passioni' finite in dramma.
(Ferrara Rinasce)
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