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120 ANNI DI MIMì QUILICI BUZZACCHI

27-08-2023 / Punti di vista

120 ANNI DI MIMì QUILICI BUZZACCHI, DOMANI L'ANNIVERSARIO. IL RICORDO CON L'IMMAGINE DEL FUTURISTA TATO, PADRE DELL'AEROPITTURA: "FU GRANDE PROTAGONISTA DEL NOVECENTISMO LOCALE"

Ferrara, 27 ago - Nasceva a Medole (Mantova), esattamente il 28 agosto 1903, Mimì Quilici Buzzacchi, all'anagrafe Emma Buzzacchi, trasferitasi a Ferrara dopo il matrimonio con il giornalista Nello Quilici, che fu direttore del Corriere Padano. Su Facebook la ricorda anche il nipote Simone Quilici, postando uno scatto della nonna.  La foto porta la firma di un altro grande autore che passò da Ferrara, Guglielmo Sansoni, detto Tato, uno dei protagonisti della stagione dell'aeropittura futurista. Tato, grande amico dei coniugi Quilici, decorò in chiave futurista le pareti della redazione, in viale Cavour. Sullo stesso Corriere Padano fu il celebre Filippo de Pisis a dedicare a Mimì Quilici Buzzacchi  un articolo, dal titolo: "Una giovane artista ferrarese". Era il 1925. Nel 1928 è alla Biennale di Venezia, dove esporrà fino al 1950. Nel corso della sua carriera tiene mostre, tra le altre, a Ferrara, a Milano, a Genova, a Bergamo, a Parigi, è invitata più volte alla Quadriennale nazionale d'arte di Roma. La pittrice ha realizzato (1938) i lavori preparatori degli affreschi per la Cappella del Villaggio Corradini in Libia, con soggetto 'La glorificazione delle sante Felicita e Perpetua'. Trasferitasi definitivamente a Roma al termine della seconda guerra mondiale, alla fine degli anni Cinquanta ritorna nelle Valli di Comacchio, dove inizia ad eseguire il ciclo dei quadri di Spina. Nel 1960 una mostra dedicata proprio a quegli scenari - nel chiostrino di San Romano a Ferrara - è presentata da Giorgio Bassani. Tornerà sul territorio anche per partecipare al premio di pittura "Il nostro Po" (1967) con successiva mostra al Castello, quindi nel 1972 per una esposizione al Centro Attività Visive del Palazzo dei Diamanti e nel 1981 per una mostra incentrata sull'immagine della fortezza estense. Nel 1982 Bassani omaggerà l'artista presenziando alla sua personale parigina, dal titolo Paysage du Delta du Po. Di Mimì Quilici Buzzacchi sono celebri, in particolare, le sue xilografie che hanno grande rilievo nella sua produzione, dedicate spesso a rappresentazioni di una Ferrara con echi metafisici.Dal matrimonio con Nello Quilici nasceranno i figli Folco e Vieri, il primo celeberrimo regista, il secondo noto architetto, docente a Roma, che negli ultimi anni ha partecipato al rilancio della scuola di via Pietro Lana, nell'area di via Foro Boario, a Ferrara, scuola da lui stesso progettata e che diventerà un centro servizi per le famiglie. "Il legame dei Quilici con Ferrara non è solo parte della storia locale del Novecento, è attualità, è vivo, è nel ricordo di una grande interprete dell'arte come Mimì Quilici Buzzacchi, che con le sue opere ha contribuito a raccontare il Mito di Ferrara", dice l'assessore Marco Gulinelli. "Il nostro abbraccio oggi va all'architetto Vieri Quilici e al figlio Simone, recentemente incontrati a palazzo dei Diamanti per la mostra Rinascimento, a conferma della loro vicinanza al territorio e interesse per la vita cittadina".  
"Mimì Quilici Buzzacchi fa parte, insieme ad Achille Funi, Arrigo Minerbi e Galileo Cattabriga, della crème del Novecentismo locale", dice lo storico dell'arte Lucio Scardino,  che nel 2017 ha curato una retrospettiva sui 60 anni della sua opera grafica presso il Comune di Medole, con ricco catalogo.

(Ferrara Rinasce)

Immagini scaricabili:

Mimì Quilici Buzzacchi in uno scatto di Tato Mimi-Quilici-Buzzacchi-Leggenda-ferrarese-1943