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ARTE, L'IMPONENTE TELA DI GIUSEPPE AVANZI SI PRESENTA AL PUBBLICO, DOPO 80 ANNI. SGARBI: "GRANDE SCENOGRAFIA TEATRALE. LUOGO DA VEDERE"

15-09-2023 / Punti di vista

AL VIA ITER PER RESTAURO SECONDA TELA. E L'ASSESSORE FELICORI LANCIA L' IDEA DI UN "COORDINAMENTO EUROPEO DELLE CERTOSE"

Ferrara, 15 sett - "Un dipinto di grande scenografia teatrale che è stato restituito alla città con atto glorioso e che invita a fare visita al tempio di San Cristoforo alla Certosa, una ‘pinacoteca' della cultura del cinquecento ferrarese con capolavori di Roselli e del Bastianino, il più grande pittore del secondo cinquecento ferrarese".

Così il sottosegretario Vittorio Sgarbi presentando questa mattina l'imponente tela di circa 36 metri quadrati di Giuseppe Avanzi, del 1695, tornata dopo quasi 80 anni in San Cristoforo alla Certosa al termine di un complesso restauro realizzato dal laboratorio "Ottorino Nonfarmale".

La tela, attualmente poggiata di fronte al presbiterio, da lunedì sarà ricollocata nella sua posizione originaria, nella parete sinistra dello stesso presbiterio. Di fronte, ha annunciato la soprintendente Francesca Tomba, ritornerà l' altra tela dell' Avanzi, di analoghe dimensioni (raffigurante l''Apparizione di san Brunone a Ruggero Conte di Sicilia prima della battaglia'), anch'essa nei laboratori Nonfarmale, grazie a un impegno del ministero della Cultura per il restauro.

"La celebrazione di oggi è la dimostrazione che non esiste tutela se non c'è ricerca e non c'è valorizzazione se non c'è collaborazione tra istituzioni", ha detto l'assessore Marco Gulinelli parlando di "momento storico" e sottolineando l'unione di intenti e di investimenti che, per la restituzione del dipinto, ha messo un finanziamento congiunto tra Comune e Regione Emilia-Romagna per rispettivi 37.500 e 60mila euro.

" Il segreto del successo di una politica culturale buona è lavorare insieme - ha detto l'assessore regionale Mauro Felicori -. E con Ferrara l' asse è molto forte. Se andrà avanti il progetto del polo ferrarese dei musei, sarà l'occasione di un rilancio formidabile. I musei resi autonomi producono dinamismo e capacità di sviluppo". Felicori ha inoltre lanciato, per il futuro, l'idea di "un coordinamento europeo delle Certose, per aumentare la reputazione, la conoscenza, la trasmissione di questa ricchezza, qui ben presente e visibile".

Sopravvissuta alle confische napoleoniche e al bombardamento del gennaio 1944, poi arrotolata, senza protezione e in balia di eventi atmosferici, per anni prima di essere ricoverata nei laboratori Nonfarmale, la tela dell' Avanzi inizia la sua seconda vita proprio nei laboratori di restauro di San Lazzaro di Savena.

"La giacenza in luoghi umidi e asciutti - ha spiegato il restauratore Giovanni Giannelli - ha prodotto una macerazione in una porzione del dipinto e nel resto la cristallizzazione del colore. Abbiamo lavorato quattro mesi, in ginocchio, sul retro. Sul fronte, invece, dopo un lungo intervento di pulitura, sono stati necessari 12-13 mesi di restauro con cinque persone coinvolte".

Giannelli, erede della tradizione di Nonfarmale, proprio da Ferrara ha iniziato la sua carriera, 44 anni fa. Le visite guidate continuano, da domani, a cura del conservatore Romeo Pio Cristofori.

"La città - ha detto la dirigente Ethel Guidi - sta rispondendo con entusiasmo, condividendo una gioia per la restituzione di questa opera a Ferrara".

Qui per scaricare coperture video e interviste: https://www.swisstransfer.com/d/3d29a567-e90a-477f-9412-5478f09ea068

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