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Il Centro Documentazione Studi e Ricerche Cinema Ferrarese ricorda il regista Giuliano Montaldo lunedì 16 ottobre ore 17 a Palazzo Roverella

13-10-2023 / A parer mio

Ferrara, 13/10/2023. ll Centro Documentazione Studi e Ricerche Cinema Ferraresericorderà il regista Giuliano Montaldo in un'iniziativa che avrà luogo lunedì 16 ottobre con inizio alle ore 17 presso la Sala Estense di Palazzo Roverella, sede del Circolo Negozianti che insieme a CDS Cultura OdV ha promosso il Centro che ha l'obiettivo di tenere viva l'attenzione sulla cinematografia realizzata nel territorio di Ferrara.

Dopo i saluti di Paolo Orsatti e Riccardo Modestino, presidente e vice presidente del Circolo dei Negozianti, il Convegno si svilupperà con una relazione del critico e storico del cinema Paolo Micalizzi incentrata su "Giuliano Montaldo, regista tra impegno civile e Storia".

Due argomenti che Giuliano Montaldo ha affrontato sin dal suo primo film, "Tiro al piccione" (1961) in cui la lotta partigiana è vista da parte dei fascisti. Protagonista un giovane (Jacques Charrier) che, in un momento di confuse motivazioni patriottiche aderisce alla Repubblica di Salò, scontrandosi poi con i gerarchi fascisti e con le proprie disillusioni.

Il film successivo è "Una bella grinta" (1965) dove traccia un ritratto di un cinico arrampicatore sociale.

Affronta poi una trilogia sul potere con opere come "Gott mit uns"(1970) e "Giordano Bruno"(19759 sulle quali spicca "Sacco e Vanzetti"(1971) imperniato sull'iniquo verdetto di condanna a morte contro i due anarchici italiani accusati in America di rapina a mano armata e omicidio: un delitto di Stato di due personaggi giudicati, più per l'accusa loro addebitata, per la pericolosità delle loro idee.

Con "L'Agnese va a morire " (1976) Giuliano Montaldo torna al tema della Resistenza , portando sullo schermo il romanzo di Renata Viganò che nel 1949 vinse il premio Viareggio, con protagonista un'eccezionale Ingrid Thulin.

Un film girato anche nel Delta del Po, territorio ferrarese nel quale poi Giuliano Montaldo ha poi realizzato "Gli occhiali d'oro", tratto dall'omonimo romanzo di Giorgio Bassani.

Ferrara è stata quasi per un mese il set di questo film interpretato da Philippe Noiret, Valeria Golino, Rupert Everett e Stefania Sandrelli. In quell'occasione Montaldo ha girato il documentario "Ferrara. La città spettacolo" (1988), un omaggio alla nostra città che lui molto amava e che spesso ritornava a visitare per incontrare i tanti amici conosciuti in occasione delle riprese delle due opere che vi ha ambientato. I testi del documentario sono dello scrittore Roberto Pazzi, che interverrà al Convegno per dare una sua testimonianza.

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