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Anniversario di Pirro Ligorio, l'architetto ferrarese che progettò la prima casa antisismica

30-10-2023 / Punti di vista

Oggi, lunedì 30 ottobre 2023, ricorre l'anniversario dei 440 anni dalla morte di Pirro Ligorio, un architetto che passò alla storia come il progettista della prima casa antisismica. Ligorio morì a Ferrara, il 30 ottobre 1583.

La biblioteca Ariostea conserva alcuni suoi manoscritti, tra cui un "Trattato dell'antichità dell'inclita città di Ferrara" (vedi allegati). Trasferitosi nel 1568 proprio nella città estense, dove era stato nominato antiquario dal duca Alfonso II d'Este, l'architetto fu colto dal terribile sciame sismico del 1570, che fece 150 vittime e distrusse vasta parte degli edifici cittadini. Da qui l'idea di dedicare studi specifici alle soluzioni di contrasto alle scosse. Nel suo Libro, o "Trattato de' diversi terremoti", Ligorio dedica ampio spazio ai "Rimedi contra terremoti per la sicurezza degli edifici", arrivando a disegnare una casa che non aveva precedenti nella cultura occidentale. La sua idea si basava sulla convinzione che gli edifici potessero resistere non solo ai carichi verticali, ma anche alle forze trasversali inferte dai terremoti. Gli studi dell'architetto anticiparono di ben due secoli la gaiola portoghese: la casa antisismica ideata dopo il terremoto di Lisbona del 1755 e considerata erroneamente da molti come il primo edificio antisismico. Quella elaborata a Ferrara dal celebre professionista rinascimentale è una casa costruita con pietre e mattoni, articolata in sei vani (cinque dei quali rafforzati agli angoli) caratterizzata all'esterno da poderosi rinforzi angolari e da doppie arcate di mattoni con chiave di volta lapidea a protezione delle aperture sottostanti. Sopra le finestre Ligorio ideò una doppia protezione con una archeggiatura molto ribassata di mattoni e un architrave di mattoni con concio lapideo centrale. Emanuela Guidoboni, storica e sismologa storica dell'INGV, intervistata due anni fa da Francesca Pezzella, ne ha sottolineato il genio e il carattere di costante attualità del suo pensiero: "Ligorio esprime la convinzione che l'uomo, dotato di ragione e di libertà di scelta, possa difendersi dai terremoti, addirittura sia un dovere. Il punto d'arrivo del suo ragionamento apre un tema di grande respiro, straordinariamente nuovo per quel tempo e attuale anche oggi".

Dopo il terremoto del 1570, inoltre, si deve proprio a Ligorio il rinnovamento delle decorazioni di varie stanze del Castello estense e la ricostruzione di una parte della fortezza con anche la progettazione della biblioteca e di un antiquarium per contenere le collezioni ducali.

Quella di Ligorio fu una carriera fulgida: nato a Napoli, presto si trasferì a Roma. Intorno al 1545 decorò l'Oratorio di San Giovanni Decollato con i due affreschi della Danza di Salomè e della Decollazione del Battista.

Fu componente della Congregazione dei Virtuosi al Pantheon, sovraintese agli scavi di villa Adriana, decorò il Palazzo di Monte Giordano, realizzò i contrafforti della cappella sistina e altri interventi nella basilica di San Pietro. Di Ligorio è inoltre il progetto della magnifica Villa d'Este, a Tivoli. Roma conserva sua traccia anche nel palazzo De Torres, ora Lancellotti, in piazza Navona, nella pianta Antiquae Urbis Imago del 1561, nella Palazzina di Pio IV sulla via Flaminia.

Link utili 

Intervista alla sismologa Guidoboni a cura di Francesca Pezzella 

(Ferrara Rinasce)

 

Immagini scaricabili:

progetto della casa antisismica ritratto dell'architetto manoscritto della biblioteca altro manoscritto della biblioteca