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Prosperi Sacrati, Spazio Antonioni e palazzo Massari: il punto sui lavori dal completamento dei nuovi solai alla posa degli impianti. Al Pac inaugurazione nel 2024. Sopralluogo dell'assessore Maggi: "Si prepara la ‘nuova' addizione erculea"

17-11-2023 / Punti di vista

PROSPERI SACRATI, SPAZIO ANTONIONI E PALAZZO MASSARI: IL PUNTO SUI LAVORI: DAL COMPLETAMENTO DEI NUOVI SOLAI ALLA POSA DEGLI IMPIANTI. AL PAC INAUGURAZIONE NEL 2024. SOPRALLUOGO DELL'ASSESSORE MAGGI: "SI PREPARA LA ‘NUOVA' ADDIZIONE ERCULEA"
Ferrara, 17 nov - Procedono i lavori al palazzo cinquecentesco Prosperi Sacrati - chiuso da 27 anni - e al Padiglione di Arte Contemporanea, futuro spazio dedicato al celebre regista premio Oscar Michelangelo Antonioni, che aprirà nel 2024.

Gli edifici storici del complesso dell'addizione erculea sono stati al centro, ieri, di un sopralluogo dell'assessore Andrea Maggi che, incontrando tecnici e maestranze, ha ringraziato per "lo straordinario lavoro messo in campo che consentirà - ha sottolineato - di restituire alla città una nuova addizione erculea, riaprendo i luoghi della grande storia ferrarese, tra Rinascimento e modernità".

A palazzo Prosperi Sacrati l'intervento è partito a marzo, con un investimento di oltre 7milioni di euro complessivi, 1.460.647,78 di contributi regionali per lavori post sisma, 5milioni dal Fondo Sviluppo e Coesione per la riqualificazione e rifunzionalizzazione e 600mila del Comune di Ferrara. Qui sono già state completate le demolizioni di intonaci, la realizzazione dei solai del piano ammezzato e del primo piano. Gli operai riqualificheranno poi il sottotetto, parallelamente stanno iniziando a distribuire le tubazioni degli impianti al piano terra. Prende forma anche il nuovo giardino, che avrà maggiore spazialità: è infatti già stato completato il nuovo muro di cinta che amplia la superficie di pertinenza del palazzo, dando maggiore respiro ‘verde' al contesto storico. Contrattualmente il cantiere opererà per due anni. Al lavoro c'è un team emiliano e lombardo con capogruppo la coop Buozzi di Parma, la Leonardo di Bologna per i restauri e iMartini di Mantova per l'impiantistica.

Più imminente invece il termine dei lavori al vicino Padiglione di Arte Contemporanea, futuro ‘tempio' dedicato a Michelangelo Antonioni e alla valorizzazione dell'immenso patrimonio contenuto nel suo fondo, fatto di oltre 47.000 pezzi tra cui film e documentari, fotografie di scena, gli originali delle sceneggiature, la biblioteca e la discoteca del regista, l'epistolario intrattenuto con i maggiori protagonisti della vita culturale del secolo scorso, i premi, gli oggetti personali e molti altri materiali in gran parte inediti. Qui i lavori, in corso, sono finanziati con 1,750 milioni di euro di fondi comunali. Il termine dell'intervento all'edificio è previsto a primavera 2024, a questo punto si procederà con il posizionamento degli allestimenti (attualmente in preparazione). Già realizzati: facciata, rifacimento del tetto, nuovo solaio (che divide piano terra da piano primo). È in corso la posa degli impianti, quindi si allestiranno le nuove pareti ‘mobili' in cartongesso che consentiranno di creare ambienti modulabili per dare flessibilità anche alle potenzialità espositive. A proposito di allestimenti: le teche che saranno posizionate all'interno sono in corso di realizzazione in falegnameria.

La progettazione è stata sviluppata dal prestigioso studio romano Alvisi-Kirimoto, d'intesa con un team composto dal sottosegretario e presidente della Fondazione Ferrara Arte, Vittorio Sgarbi, Marco Gulinelli, assessore comunale ed Enrica Fico, che fu moglie di Antonioni. Curatore è Dominique Païni, già direttore del Cinémathèque française. A realizzare l'intervento sono le imprese Santarpia Gaetano Srl di Ferrara e Monasteri Giuseppe Corrado, individuate dalla "Unyon Consorzio stabile Scarl" che si è aggiudicata i lavori.

Si prevede il completamento definitivo nel 2025, invece, per palazzo Massari, vista la complessità dell'intervento che prevede, dopo la messa in sicurezza post sisma: interventi strutturali, impiantistici, finiture, su una superficie di quasi 10mila metri quadrati di aree utilizzabili. Un intervento imponente, finanziato per 10milioni e 490mila euro complessivi, per la maggior quota da fondi ministeriali del Ducato estense - finanziamenti del dicastero della Cultura -, con cofinanziamento di 220mila euro del Comune e 2milioni 270mila euro del piano speciale d'area regionale.
(Ferrara Rinasce)

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