Comune di Ferrara

venerdì, 03 maggio 2024.

Dove sei: Homepage > Lista notizie > RETTE CRA, IL SINDACO FABBRI IN CTSS: "ENNESIMA DECISIONE SBAGLIATA DELLA REGIONE: NON SAREMO COMPLICI. NIENTE VOTO E PIENO APPOGGIO AI SINDACATI PER LA SOSPENSIONE DELLA DELIBERA"

RETTE CRA, IL SINDACO FABBRI IN CTSS: "ENNESIMA DECISIONE SBAGLIATA DELLA REGIONE: NON SAREMO COMPLICI. NIENTE VOTO E PIENO APPOGGIO AI SINDACATI PER LA SOSPENSIONE DELLA DELIBERA"

19-01-2024 / Punti di vista

"Abbiamo scelto di non partecipare al voto per prendere nettamente le distanze dall'ennesima decisione sbagliata e iniqua della Regione Emilia Romagna che, sempre più spesso in questo periodo, va a penalizzare i cittadini e i loro diritti. Abbiamo voluto chiarire bene la nostra posizione decidendo di non votare: non prendiamo parte ad una decisione sbagliata e non condivisa che danneggia tante famiglie e i più fragili. Non ne saremo complici. Rimandiamo al mittente il contentino della Regione sulla scelta della data di decorrenza e appoggiamo in pieno la richiesta dei Sindacati di sospendere la delibera che fa impennare le rette delle Cra, invitando il presidente Bonaccini e i suoi a trovare altre forme di copertura dei costi, se necessario".

Così Alan Fabbri, sindaco di Ferrara e presidente della Conferenza Territoriale Socio Sanitaria di Ferrara interviene sulla seduta della Ctss, che prevedeva da parte della Conferenza una "valutazione sulla data di decorrenza" in merito agli aumenti delle rette delle Cra.

Ferrara, come dichiarato dal sindaco, per esprimere la distanza dai contenuti della proposta regionale non ha partecipato al voto del testo e hanno seguito la stessa strada il Comune di Bondeno, Copparo, Fiscaglia, Lagosanto e Vigarano Mainarda.

Jolanda di Savoia, come Comune, era assente al momento del voto, mentre Masi Torello era assente durante l'intera seduta.

"La delibera regionale, che peraltro sarebbe passata comunque perchè la Ctss non ha il potere di fermarla, chiedeva ai sindaci di decidere se far partire gli aumenti dal 1 gennaio o dall'1 febbraio 2024. Per noi non va bene nessuna delle due date. Gli aumenti non ci devono essere e la soluzione di eventuali problemi va condivisa in modo molto più ampio e concreto, se la Regione vuole dare davvero voce ai territori - spiega Fabbri -. La delibera è un atto sbagliato e molto pesante per la vita quotidiana di tante famiglie che hanno un nonno, uno zio o un altro parente anziano di cui occuparsi. Oltre all'aspetto economico e politico va a toccare un aspetto umano: un aumento da quasi 1500 euro all'anno per molti può essere insostenibile e fare la differenza tra il poter o non poter garantire ad un proprio caro la migliore assistenza. E questo è un fatto molto grave"

E prosegue: "Inoltre questi aumenti non solo peseranno sulle famiglie con un anziano a carico ma finiranno per pesare su tutti, perchè ogni Comune dovrà provvedere a sostenere i propri cittadini in difficoltà, visto che si tratta di servizi quasi sempre indispensabili. Quindi il concetto è sbagliato due volte: in senso umano e sociale e anche nell'ottica della sussidiarietà tra gli enti che viene stravolta mentre ad impoverirsi saranno le casse comunali".

Il presidente della Ctss di Ferrara annuncia quindi l'appoggio del Comune di Ferrara all'appello delle sigle sindacali: "Appoggiamo in pieno per tutte queste ragioni l'appello delle sigle sindacali Cgi, Cisl e Uil espresso con una nota messa a verbale della Ctss di oggi - conclude il presidente -. Chiediamo alla Regione di sospendere la delibera fino alla conclusione di un vero confronto con le parti interessate e di recuperare altrove, e non nelle tasche dei cittadini o nelle casse dei Comuni, i fondi a copertura di un servizio tanto essenziale".

Alan Fabbri Sindaco di Ferrara