8 AGOSTO, GIORNATA NAZIONALE DEL SACRIFICIO DEL LAVORO ITALIANO NEL MONDO: ANCHE IL COMUNE DI FERRARA RICORDA IL GIORNO ISTITUITO PER LA TRAGEDIA DI MARCINELLE. IL SINDACO: "COOPERAZIONE TRA ISTITUZIONI PER GARANTIRE LE TUTELE E SICUREZZE AI LAVORATORI"
06-08-2024 / Punti di vista
Ferrara, 6 ago 2024 - In occasione della "Giornata nazionale del sacrificio del lavoro italiano nel mondo", che ricorre il prossimo 8 agosto, il Comune di Ferrara ricorda tutti gli italiani caduti sul lavoro in patria e all'estero.
La ricorrenza è legata alla tragedia di Marcinelle in Belgio, avvenuta l'8 agosto del 1956 con lo scoppio di un incendio nella miniera del Bois du Cazier, in cui persero la vita 262 minatori, di cui 136 italiani.
A loro e a tutti i connazionali che hanno tragicamente perso la vita nell'esercizio della loro professione va il ricordo e l'omaggio che, a partire dal 2001 su iniziativa del Presidente della Repubblica, questa Giornata intende sollecitare, valorizzando il contributo sociale, culturale ed economico dei lavoratori italiani e l'importanza del rispetto delle regole legate alla sicurezza nei luoghi di lavoro.
"Una tragedia che non si placa, se pensiamo a quanto è successo lo scorso 9 aprile nella vicina Bargi, in provincia di Bologna, con il drammatico esito di sette lavoratori morti nell'esplosione della centrale idroelettrica - dice il sindaco di Ferrara Alan Fabbri -. Proprio la nostra regione è seconda tra quelle con la maggiore incidenza di morti bianche su scala nazionale. Per questo aderiamo ancora più convintamente a questa giornata, sia per onorare la memoria dei nostri connazionali morti in Belgio in quel drammatico 8 agosto 1956, sia per ricordare tutti i caduti sul lavoro e per sensibilizzare l'opinione pubblica su questo essenziale tema, che purtroppo rimane di drammatica attualità. Ce lo ricordano gli ultimi casi: i lavoratori morti nel canale a Portoverrara mentre rientravano dal lavoro e l'operaio schiacciato da un furgone cisterna durante lavori di rimboschimento pioppi in golena. Vicende che tolgono il fiato: ai familiari va il nostro pensiero e la nostra vicinanza. Tutte le istituzioni devono cooperare per dare ai lavoratori, ovunque e dovunque, le tutele necessarie. L'8 agosto è l'occasione per rilanciare questo sentito e doveroso appello", aggiunge Fabbri.
Come riporta infatti in un rapporto l'osservatorio Vega Engineering, che da anni si occupa di sicurezza sul lavoro, a metà anno le cosiddette ‘morti bianche' sono già 469 in Italia, con un +4,2% rispetto allo stesso periodo del 2023. A finire "in zona rossa a fine giugno 2024, con un'incidenza superiore a +25% rispetto alla media nazionale (Im=Indice incidenza medio, pari a 15,4 morti sul lavoro ogni milione di lavoratori), sono: Valle d'Aosta, Trentino-Alto Adige, Sicilia, Campania, Emilia-Romagna e Umbria", riscontra il report. Se la Lombardia ha il maggior numero di vittime in occasione di lavoro (64), segue al secondo posto l'Emilia-Romagna (41).
Il primo cittadino di Ferrara ha voluto ricordare, nell'ottica di sacrificio, anche "i lavoratori ferraresi emigrati all'estero per ottenere un futuro migliore per sé e per le proprie famiglie, mettendosi in gioco e portando la bandiera di Ferrara nel mondo. A loro va un pensiero di vicinanza e di gratitudine, perché attraverso il loro impegno e i loro sacrifici la città costruisce basi e relazioni anche fuori dai confini nazionali".
"Come già ribadito più volte, centrale - conclude Fabbri - per i prossimi anni, sarà costruire un nuovo modello sul nostro territorio, con azioni concrete rivolte al mondo del lavoro, con un'attenzione costante verso questo essenziale ambito di sviluppo".