FERRARA, SI CONCLUDE CON UN + 25% RISPETTO AL 2023 LA 18a EDIZIONE DEL REMTECH EXPO EVENTO SPECIALIZZATO IN RISANAMENTO, RIGENERAZIONE E BONIFICHE DEL GRUPPO FIERISTICO "FERRARA EXPO"
20-09-2024 / Punti di vista
15 MILA VISITATORI, 370 AZIENDE PARTECIPANTI, 200 PANEL CONGRESSUALI CON OLTRE 1000 RELATORI
BALBONI: "FIERA DAGLI OTTIMI RISULTATI, SPAZIO DI DISCUSSIONE ANCHE PER IL PROGETTO DI RILANCIO DEL POLO CHIMICO E TECNOLOGICO. DI IERI IL PRIMO INCONTRO DEL TAVOLO DI COORDINAMENTO SUL PETROLCHIMICO"
Ferrara, 20 set - Il mercato chiede una transizione ecologica giusta, RemTech Expo risponde con successo. L'Hub tecnologico ambientale specializzato su rigenerazione, risanamento e bonifiche chiude la sua 18ª edizione (18-20 settembre 2024) con un incremento importante sui dati registrati nel 2023, in particolare +25% di presenze rispetto al precedente anno. 14 mila metri quadrati dedicati a oltre 370 brand espositori, in gran crescita rispetto allo scorso anno.
Assieme a quanto visto nei padiglioni della Fiera di Ferrara, il dissesto idrogeologico si conferma tema centrale. Oltre 540 mila famiglie e 1.300.000 abitanti vivono in zone a rischio frane, mentre sono circa 3 milioni di famiglie e quasi 7 milioni gli abitanti residenti in aree a rischio alluvione. Le attività di governo, distretti e commissari per la prevenzione e mitigazione dei rischi ha offerto importanti spunti di riflessione e proposte concrete, grazie alla partecipazione di esperti, studiosi e rappresentanti di enti territoriali, delle regioni, dei commissari nominati per la gestione delle emergenze, nonché dei segretari dei distretti centrali e territoriali.
Partendo dai casi concreti e dai recenti eventi calamitosi che hanno interessato l'isola di Ischia, la Toscana, l'Emilia Romagna e le Marche, e non da ultima l'ondata di maltempo che sta interessando in queste ore diverse regioni italiane, il dibattito si è concentrato sulle strategie per affrontare in modo efficace le sfide legate alla prevenzione e alla mitigazione del rischio idrogeologico.
Dalla necessità di rafforzare il monitoraggio, alla promozione dell'uso di tecnologie digitali avanzate per prevenire e mitigare gli impatti dei fenomeni naturali, garantendo una risposta più efficace e tempestiva. Dalla capacità di resilienza e di convivere con gli effetti del cambiamento climatico, allo sviluppo di sistemi di adattamento.
Il tema del dissesto idrogeologico è divenuto centrale, soprattutto a fronte della fragilità dei territori e dell'incremento degli eventi calamitosi, determinati anche dalla crisi climatica.
La gestione del dissesto idrogeologico passa anche attraverso la realizzazione di opere strutturali, che hanno un impatto significativo in termini economici, di numerosità e di interferenza con l'ambiente urbanizzato e l'ambiente naturale. Comportando scelte coraggiose anche in termine di delocalizzazione e desigillazione del territorio.
"Questa edizione di RemTech giunge al termine con molti segni più sia dal punto di vista degli espositori dei paesi coinvolti, ma anche della qualità degli interventi e dei panel cui abbiamo assistito. Come Comune siamo intervenuti su diversi temi, ponendo l'accento su alcune priorità della nostra città, tra cui spicca sicuramente il Petrolchimico di Ferrara e il progetto di rilancio di transizione ecologica ed energetica del nostro polo tecnologico e chimico.
Un impegno pratico che si è tradotto proprio ieri nel primo incontro del tavolo di coordinamento tra tutti i soggetti firmatari del protocollo d'intesa siglato lo scorso maggio a Ferrara con il ministro Urso e il vice ministro Gava", così il vicesindaco Alessandro Balboni.
Il presidente di Ferrara Expo, Andrea Moretti, delinea il bilancio della tre giorni: "Ascoltando il parere di espositori, aziende, professionisti e istituzioni che hanno partecipato ai lavori di RemTech posso dire che questa edizione è andata oltre alle nostre migliori aspettative. Questo è un evento in grande crescita, sia dal punto di vista quantitativo che qualitativo, è il risultato di un lavoro che stiamo portando avanti da 18 anni e che ha avuto una spinta particolare negli ultimi quattro anni, nel post pandemia.
E' un lavoro che sta premiando, ne vediamo i risultati e di questo siamo molto contenti. Abbiamo la consapevolezza che questo evento sia diventato un punto di riferimento a livello internazionale proprio per le tematiche che gli esperti possono trattare nel corso degli incontri. Il futuro di questa manifestazione è legato all'evoluzione dei temi che qua vengono trattati.
C'è un'evoluzione molto veloce. Ci sono esigenze nuove sulle quali lavorare e creare le soluzioni. Questa fiera avrà il compito di valorizzare al meglio questo tipo di lavoro per cui se questo tipo di studio, di analisi, di approfondimenti continuerà così, non ho alcun dubbio in merito anche il futuro della fiera: sarà assolutamente positivo".
Tanti, trasversali ed attuali i temi hanno caratterizzeranno RemTech Expo 2024, intorno ai quali si sono sviluppate le aree narrative ed espositive e il ricco programma di appuntamenti e conferenze: stati generali del risanamento, rigenerazione e sviluppo sostenibile dei territori per la transizione giusta; stati generali del mondo del lavoro; smart ports, le autorità di sistema portuale quali hub di innovazione; progettazione e gestione delle infrastrutture in aree esposte a rischi naturali; stati generali del pronto intervento, della manutenzione e del monitoraggio; disegno di legge sul codice della ricostruzione; le esperienze dei commissari di governo, evento a cura di Sogesid; la tutela della risorsa acquifera sotterranea, evento a cura del Consiglio nazionale dei geologi; gestione della risorsa idrica ai fini delle filiere produttive, a cura di Anbi inoltre stati generali delle discariche; conferenza nazionale sulle tecnologie di bonifica e stati generali del monitoraggio della Terra dallo spazio, prima edizione, in collaborazione con Thales Alenia Space, società del gruppo Leonardo e, per il primo anno, stati generali delle miniere.
Alla giornata inaugurale avevano partecipato anche il ministro dell'Ambiente e della sicurezza energetica Gilberto Pichetto Fratin.
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