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"Giotto: la bellezza che in-forma l'umano": incontro giovedì 3 ottobre 2024 alle 19:00, nella Basilica di San Francesco in Ferrara

01-10-2024 / A parer mio

Giotto: la bellezza che in-forma l'umano - 3° incontro del percorso: "La via della Bellezza"

Giovedì 3 ottobre 2024 alle 19:00, nella Basilica di San Francesco in Ferrara (P.zza S. Francesco, angolo Via Savonarola), avrà luogo l'evento "Giotto: la bellezza che in-forma l'umano" (curatore: d. Franco Rogato). Relatore sarà il prof. Roberto Filippetti, considerato tra i massimi conoscitori di Giotto, è divulgatore ed educatore, già docente di Lettere, nonché professore di Iconologia e Iconografia Cristiana presso l'Università Europea di Roma e curatore di varie pubblicazioni, nonché di mostre stabili ed itineranti. L'iniziativa si annuncia come un momento di alto profilo artistico, culturale e spirituale.

Era la sera del 3 ottobre 1226, Francesco d'Assisi, nudo, sulla nuda terra della Porziuncola, fuori dalle antiche mura della città, cantando a sorella morte e attorniato dai suoi frati, moriva. Circa settant'anni dopo, Giotto e quelli della sua bottega, dipingono nella Basilica Superiore dedicata al Santo, un ciclo pittorico di impareggiabile e inarrivabile bellezza, destinato a rivoluzionare i canoni della pittura mondiale.

La serata si inserisce perfettamente come terzo appuntamento monografico del percorso "La via della Bellezza: «Nessuno è felice come chi sa di essere Amato» (A. Merini) che ha preso avvio lo scorso maggio, in quanto la pittura di Giotto, così rivoluzionariamente "umana", ha saputo intercettare in modo unico e singolare tutta l'universale urgenza di Bellezza dell'animo umano, in grado di far tracimare di commozione di fronte alla constatazione di un'incarnazione nella storia che la cambia e la in-forma. Il Dio di Giotto è quello che pochi anni prima aveva sconvolto la vita di Francesco: un Dio che si è incarnato nella corporeità della storia, "umanandola". Nulla di ciò che è umano è estraneo a Dio e allo stupore di Francesco: la distanza siderale tra il Bellissimo e la creatura è colmata da un incontenibile atto di misericordia che Giotto coglie con tratti mai visti antecedentemente.

L'incontro si profila come un momento di elevazione culturale che gode del patrocinio dell'Università degli Studi di Ferrara in ragione del riconosciuto valore pluralistico della prospettiva, oltre al riconoscimento del Patrocinio della Provincia Serafica O.F.M. dell'Umbria, del Sacro Convento e della Basilica Papale di S. Francesco in Assisi (dato che qui si trovano gli affreschi di Giotto esaminati), oltre a quello della Basilica Papale di Santa Maria degli Angeli in Porziuncola (luogo dove è collocata la Cappella del Transito, nel punto esatto in cui il Serafico Poverello morì), nonché della Basilica di S. Francesco in Ferrara e dell'O.F.S. di Ferrara.

Appuntamento da non perdere dunque, nella Chiesa di S. Francesco, giovedì 3 ottobre, alle ore 19.

(Comunicazione a cura degli organizzatori)

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