A Spazio Aperto l'artigianato d'eccellenza delle imprese femminili ImPerfectae
05-03-2025 / A parer mio

L'associazione di promozione sociale Spazio Aperto Ferrara presenterà venerdì 7 marzo 2025 dalle 17 alle 19 e sabato 8 marzo dalle 10 alle 19 nei propri spazi di via Carlo Mayr 69 Ferrara il primo popup della stagione 2025 di artigianato d'eccellenza delle imprese femminili ImPerfectae, brand artigianale di maglieria di Laura Pani e BabaJole, brand artigianale di sartoria di Lavinia Busolo.
L'occasione è volta alla presentazione delle collezioni in edizione limitata primavera estate 2025 in un'ottica non solo di esposizione dei prodotti ma di conoscenza diretta delle imprenditrici, le loro modalità produttive e i dettagli delle attività. I brand consolidano così la collaborazione con Spazio Aperto rinnovando la fiducia in un'ottica lavorativa continuativa e proficua, contaminandosi a vicenda ed esaltando le linee di forza di ciascuna: il classicismo intramontabile di ImPerfectae e l'estrosità morbida di BabaJole.
Laura Pani nasce nel 1977, vive e lavora nella sua amata Genova. Inizia a lavorare giovanissima in grandi aziende proprietarie e licenziatarie dove impara tutti i segreti della produzione della maglieria, dalla scelta del filato alla realizzazione in maglia del prodotto, con macchine sia elettroniche sia manuali.
Nel 2007 la decisione di aprire un laboratorio e avviare la propria impresa ideando modelli su disegno originale mantenendo le strutture del maglione classico ma capace di accogliere i desideri e le proposte in un'ottica di lavoro personalizzabile. I filati sono tutti di ditte italiane produttrici di lana merino e cashmere. Laura dice: "Il lavoro artigianale è fatto di pazienza e accuratezza. Non basta un corso, bisogna impegnarsi nell'osservare i maestri, ripetere i loro gesti e amare ogni passaggio".
Lavinia Busolo classe 1984 fonda "BabaJole" nel 2018 e già il nome del progetto racconta di lei e della sua passione per l'intreccio di culture e della sua voglia di viaggiare nello spirito della scoperta e della contaminazione: "Baba" dal termine slavo che significa nonnina e "Jole" nome della nonna che l'ha cresciuta trasmettendole la passione per il cucito, la moda e la meraviglia dei colori. Il percorso di Lavinia non è lineare. L'approccio alla modellistica e allo studio del tessuto arriva dopo una laurea in Mediazione Linguistica e Culturale ed un percorso lavorativo nell'ambito della disabilità come operatrice socio sanitaria. Da queste basi la scelta di disegnare modelli dalle forme pratiche e versatili su tessuti africani dalle svariate provenienze. Abbiamo il Faso Dan Fasi del Burkina Faso, l'Aso Oke del popolo Yoruba della Nigeria, lo Shweshwe del Sudafrica, i Bogolanfini del Mali e del Senegal e il wax del Ghana. I vestiti raccontano storie. I tessuti parlano di tradizione, di cultura e di chi li ha creati e a volte trascinano nel capo un vero e proprio significato. I tessuti africani sono un'esplosione di colore e pura gioia per gli occhi e raccontano di artigiani, di tessitura manuale, di arte nella tintura naturale e di influenze tra paesi. Lavinia afferma: "Quando scegliete un BabaJole significa che volete qualcosa in più di un semplice capo di abbigliamento e siete alla ricerca della componente più umana del pezzo che indosserete. Significa che chiedete ricerca, divulgazione, accoglienza".
La presentazione è a ingresso libero. Per info info@spazioapertoferrara.it
(Comunicazione a cura di Spazio Aperto)
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