FESTIVAL “ONDE SONORE”: A FERRARA TRE GIORNI DI NOTE E DI STORIE
10-04-2025 / A parer mio

Da venerdì 11 a domenica 13 aprile ortaggi che suonano, vicende di streghe, rock e poesia, spettacoli dove irrompe l'attualità dei migranti e della guerra
Ferrara 10 aprile 2025. La musica avvolgente, pervasiva e seducente, quella che aiuta a superare qualunque barriera, naturalmente inclusiva, si prepara ad occupare aule, teatri e musei di Ferrara grazie all'intuizione degli ideatori del Festival dell'educazione all'ascolto OndeSonore. Da domani, venerdì 11 aprile, l'iniziativa culturale, dopo avere animato la città di Ravenna, si sposta nella città degli Estensi mantenendo inalterato lo spirito e le finalità. In tutto i momenti di riflessione, condivisione e spettacolo nella prima giornata saranno ben quattordici, tutti gratuiti «Onde Sonore è un insieme di appuntamenti di educazione all'ascolto sviluppati su tutto il territorio nazionale che culminano in un festival per offrire a un pubblico trasversale l'opportunità di immergersi nell'ascolto in tutte le sue forme, esplorando il legame tra la musica e le arti performative» spiega Patrizio Bianchi, già ministro all'Istruzione nel governo Draghi e titolare della Cattedra Unesco dell'Università di Ferrara, e tra gli ideatori del Festival. «Con questa iniziativa vogliamo dimostrare come la musica possa essere un potente strumento di inclusione sociale e di riflessione su temi contemporanei, dall'immigrazione alla guerra, passando per le nuove tecnologie» conclude Bianchi. Nei tre giorni ferraresi si passerà dagli ortaggi che si trasformano in strumenti musicali alle note che escono dai telai, dai dialoghi sull'intelligenza artificiale alla storia dell'ultima strega processata nella seconda metà del Settecento, fino al mistero di un violino testimone di due omicidi, a una strega cicciona in una favola per grandi e agli spettacoli dove irrompe l'attualità dell'immigrazione, raccontata dall'isola di Lampedusa, e quella della guerra, narrata nella sua insensatezza riprendendo le vicende di Ulisse. In trasparenza si possono leggere tre direttrici diverse che si completano a vicenda entrando nelle aule scolastiche, negli spazi accademici e nei luoghi della città, a partire dai teatri.
Domani, in particolare il programma si apre alle 9.00, all'Università (Polo didattico degli Adelardi) con gli interventi di Patrizio Bianchi, di Anita Gramigna (docente di Pedagogia generale, Epistemologia della formazione e Letteratura per l'infanzia all'Università di Ferrara) e Roberto Alessandrini (docente di Antropologia culturale all'Università Pontificia Salesiana). A seguire, alle 9.30, Silvia Tomasi presenta "Canti di stoffa", musica e poesia per telai e macchine per cucire, mentre alle 10.10 il professore di Pedagogia sperimentale Giorgio Poletti propone "Conversazioni con il futuro", tra Intelligenza artificiale e robotica. Alle 10.50 è la volta di "L'orecchio non ha palpebre" con il musicista Stefano Zorzanello che approfondisce la relazione tra il movimento e l'ascolto del mondo attorno a noi, il paesaggio sonoro della nostra vita quotidiana. Per i bambini l'appuntamento è alle 9.45 PalaBoschetto con il "Conciorto", uno spettacolo che unisce tecnologia e natura: grazie a una scheda elettronica inserita negli ortaggi questi si trasformano in strumenti musicali per essere suonati da Biagio Biagini e Gian Luigi Carlone, il leader di Banda Osiris. Alle 11.30 (scuola Biagio Rossetti) l'Orchestra giovanile Deltagramma di Comacchio propone una Lezione concerto. Alle 11.30 (Polo didattico degli Adelardi) con l'attrice e antropologa Emanuela Bianchi va in scena "La voce di chi non ha voce", la vicenda dell'ultima strega processata in Calabria nella seconda metà del Settecento, sulla base di calunnie e superstizione, che però riesce a far valere le proprie ragioni. Alle 12.10 l'attore e regista Paolo Manganiello propone "L'ora di lezione", un modo per rappresentare la condivisione del sapere come fatto teatrale. Alle 15, in collaborazione con l'Associazione nazionale educatori professionali, sono in programmai i cortometraggi di "Tre storie brevi da Nord a Sud". Alle 16.15 la lettura della "Rosa di Paracelso" di Borges. Alle 18 (Chiesa di Santa Maria della Consolazione), in collaborazione con l'Arcidiocesi di Ferrara-Comacchio, si affronta il tema dell'immigrazione con lo spettacolo teatrale "Aspettando Giona: un profeta per la vita della città" di Ignazio De Francesco, monaco della Piccola Famiglia dell'Annunziata, la comunità fondata da Giuseppe Dossetti, e anche islamista, con una lunga esperienza in Medio Oriente. Il testo, ambientato a Lampedusa, propone uno scontro generazionale tra il padre, in attesa del profeta Giona per la salvezza da una società decadente, e figlia, volontaria in un centro di accoglienza che rivendica un impegno concreto e tempestivo. Gli attori, Alessandro e Olivia Castellucci, sono davvero padre e figlia. L'accompagnamento musicale è di Abdo Buda Marconi trio. In scena anche autentici migranti che, con le parole delle Costituzioni dei diversi Paesi di provenienza, si fanno portavoce dei diritti di cittadinanza, del diritto all'istruzione, del diritto all'acqua, del ripudio alla guerra. Il programma di venerdì si completa con la registrazione aperta al pubblico (18.30, Aula magna Stefano Tassinari, Scuola di Musica Moderna, via Darsena 57) promossa dall'Associazione musicisti di Ferrara, e con "Ascolto di voci" (ore 21, chiesa di Santa Maria della Consolazione), un concerto corale con il coro Aurora della Fondazione Andreoli di Mirandola, diretto da Luca Buzzavi, il Coro femminile dell'Accademia corale Vittore Veneziani, diretto da Teresa Auletta, l'Armonico Ensemble di Carpi, con la direzione di Silvia Biasini. Per tutta la giornata di sabato 12 alla Sala della musica di via Boccaleone 19 e al Teatro Verdi di via Castelnuovo 10, Libri&Vinili di San Felice sul Panaro allestisce un banchetto dei libri con le pubblicazioni degli autori che partecipano al Festival. Gli appuntamenti per i bambini e i ragazzi iniziano alle 9 alla Sala della musica con "Musicagiocando" per i più piccoli (3-5 anni) e continuano alle 10.30 con "Musicando" (6-10 anni). Alle 10.30, per gli allievi dell'istituto Copernico, è dedicato al Rock'n Roll il laboratorio musicale del giornalista e musicologo Roberto Formignani che poi propone, aperto a tutti (ore 12, Sala della Musica) il "Concerto con delitto", un racconto dove si intrecciano misteriosi omicidi, un violino di Stradivari e una composizione di Bach.
Si torna al Rock alle 15.30 (centro sociale Il Barco) con la guida all'ascolto di "George Harrison, il Beatle silenzioso e il suono della ricerca", a cura di Raffaele Cirillo, mentre alle 16 (Teatro Verdi) il poeta e scrittore Roberto Piumini, accompagnato alla fisarmonica da Nadio Marenco, presenta le storie di "Rosso, Bianco, Armonico", con un vampiro involontario in cerca di saggezza, una finestra ostinatamente chiusa e un appassionato piegatore di lenzuoli. Alle 21 (al Teatro Verdi) va in scena un altro testo di Patrizio Bianchi, con musiche di Roberto Manuzzi, le favole per adulti ambientate nella Bassa padana: "La zucca, i coriandoli e la strega cicciona". Patrizio Bianchi è l'autore del testo "Le guerre di Ulisse" (ore 18, Teatro Verdi), una denuncia dell'insensatezza della guerra e, nello stesso tempo, un messaggio di speranza. Un progetto artistico interdisciplinare con musiche originali di Marco Somadossi, la Banda giovanile John Lennon, con 90 elementi, diretta da Mirco Besutti, Luca Violini come voce narrante, Gemma Bresciani come solista, Francesco Imbriaco al pianoforte, Teresa Auletta direttrice del coro. Domenica 13 aprile il festival si conclude con una Masterclass sulla produzione musicale con Davide Maggioni (Matilde Dischi), promosso da AMF Associazione Musicisti di Ferrara - Scuola di Musica Moderna, su cinque temi: la creazione di un artista, la discografia, la produzione, la tipologia dei contratti nel settore musicale e la musica digitale.
(Comunicazione a cura degli organizzatori)
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