Francamente penso che nessun buon cittadino abbia motivo di sentirsi preoccupato dal taser. Per questo non comprendo la Civica Anselmo che ne chiede la sospensione "a tutela dei cittadini": un controsenso, a meno che il centrosinistra non continui a pensare prima ai criminali e poi alle persone perbene. Purtroppo è questo il messaggio che passa. 

Abbiamo voluto che la nostra Polizia Locale fosse tra i primi corpi ad adottarlo in Italia, la prima in Emilia-Romagna, e difenderemo fino all'ultimo questa scelta. Lo dico con cognizione di causa, basandomi su fatti concreti. Basti ricordare che solo due settimane fa, in via Carlo Mayr, un cittadino nigeriano di 36 anni ha aggredito due avvocati. Fermato dai carabinieri, ha reagito con morsi e calci e solo in quel momento è stato utilizzato il Taser per contenerlo. L'uomo è stato poi arrestato, trasferito in un CPR a Torino in attesa di espulsione. 

Aggiungo inoltre che la nostra Polizia Locale ha fatto tutta la sperimentazione prevista insieme all'Ausl e ad oggi non ha mai utilizzato il taser. Sinonimo di equilibrio e non di utilizzo spregiudicato come lascia intendere la Civica Anselmo. 

C'è anche da dire che vicende dolorose come quella recente di Claudio Citro a Reggio Emilia, su cui sono in corso indagini, colpiscono l'opinione pubblica e impongono riflessioni. Ma non per questo si può pensare di eliminare uno strumento che, se usato con responsabilità, resta indispensabile per la sicurezza degli agenti e dei cittadini. 

Ferrara ha già conosciuto in passato i cosiddetti "metodi alternativi" per combattere la criminalità: sappiamo bene com'è andata a finire. I ferraresi hanno già pagato il conto salatissimo di un approccio meramente ideologico, e certamente non torneremo indietro.  

Chi non vuole il taser deve avere il coraggio di dire chiaramente da che parte sta: con i cittadini o con chi li minaccia.

Alan Fabbri, Sindaco di Ferrara

(Comunicazione Sindaco)

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