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La segnalazione: "Forse è davvero così" di Patrizio Fergnani

26-06-2006 / A parer mio

di Giuseppe Muscardini

Talvolta il mondo interiore delle persone ha fin troppa visibilità e trasparenza ed è meno complesso di quanto possa sembrare. Anche dalle carte, che dovrebbero per definizione celare, dire e non dire, trasudano idee, concetti reminiscenze, gusti, quesiti, preferenze e priorità. È il caso di Patrizio Fergnani, che con umiltà concede al lettore il privilegio di scoprire una dimensione narrativa a tutto tondo, dove la parola si fa ad ogni pagina accattivante, con innesti melici di grande effetto ed espressioni di impatto squisitamente semantico, asperse a caratteri Times New Roman per una fruizione quasi occasionale e non voluta.
Narrativa di situazione, quella di Patrizio Fergnani, impregnata di evocazioni sottilmente trasfuse con l'impiego sapiente di un distacco che invece sottende ad una visione del mondo tutta intimista. Distacco che non appartiene di certo alla sfera quotidiana dell'autore, entusiasta operatore nel sociale, coinvolto ogni giorno in questioni di diritti salariali, di piattaforme sindacali e di bozze di contratti per i lavoratori. E pur sempre fine narratore, capace di dispensare emozioni con l'invidiabile fluidità di una penna felice. Si addensano nella raccolta Forse è davvero così moduli espressivi che persuadono e illanguidiscono il lettore partecipe, facilitato dal prezioso corredo figurativo dei disegni di Franco Patruno, sempre aderenti al testo, sempre puntualmente inseriti, nell'economia della bella veste tipografica, per illustrare un pensiero, una condizione letteraria, un'implicazione esistenziale dell'autore.
Si può tacere su altre, ma non sulle pagine di In una strada, autentica summa - così pare a chi scrive - del grande sentire di un essere umano alla ricerca di verità irraggiungibili poste fra cielo e terra, fra pubblico e privato. Quale sfondo migliore, per scoprirle, degli incantevoli dintorni di Salisburgo, l'inflazionata città mozartiana che quest'anno erutta sul mondo intero note celestiali e insieme terribili? L'Aria di Cherubino e il Confutatis maledictis non impediscono la resa del protagonista, che decide comunque di andarsene con i mezzi di trasporto più idonei, una corriera al cui interno convogliare un disordine mentale che induce a ritardare il rientro. Ma si leggano anche le successive pagine dal titolo Accanto a me, dove si accenna ad un affresco dalla valenza fortemente simbolica, utile a risolvere in maniera salvifica i pesanti interrogativi di chi si pone in viaggio e, senza fretta, ritorna all'ordinario.
Non è ordinario, questo viaggio nella scrittura condotto da Patrizio Fergnani. Un viaggio durato a lungo, come si legge nei risvolti editoriali del libro; un viaggio iniziato a suo tempo e conclusosi solo "a bocce ferme" molti anni dopo, quando un'estensione del sentire dell'autore si è fatta pressante. Quell'arco di tempo, neppure troppo lungo, ci è regalato da Fergnani come se di fatto ci appartenesse. Ma non è forse così, con l'idea dentro di noi di un tempo scandito da fatti ed eventi, che si leggono i libri? Chissà? Forse è davvero così.


P. FERGNANI, Forse è davvero così, Ferrara, Edizioni Nuove Carte, 2005