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La segnalazione: Storia e regesti del monastero di Santa Caterina martire di Ferrara di Luciano Maragna

04-12-2006 / A parer mio

di Giuseppe Muscardini

Luciano Maragna ha fatto dei suoi spiccati interessi storici una missione. Non desiste, non si scoraggia davanti alle lungaggini (che di frequente culminano in dinieghi) delle istituzioni culturali ferraresi alle quali si rivolge chiedendo aiuti finanziari per divulgare il frutto delle sue rigorose ricerche. E fa benissimo ad insistere, a pubblicare in proprio, perché le edizioni che escono dalla sua cura, pur in pochi esemplari, aggiungono sempre nuovi e puntuali tasselli alle scoperte di cui è artefice. Ne conviene anche Monsignor Antonio Samaritani nella nota introduttiva al volume: la ricognizione archivistica condotta da Luciano Maragna non è seconda per importanza alla certosina trascrizione dei documenti, dove si dà conto di atti giuridici, vendite e acquisti, elargizioni private e pubbliche, desunti dal regesto del monastero ferrarese di Santa Caterina martire.
Se non si è cultori di cose ferraresi con lo stesso entusiasmo che anima Luciano Maragna, è difficile raccapezzarsi sulle piante settecentesche di Andrea Bolzoni usate a corredo del testo per ubicare il monastero nel contesto urbano. Ma Maragna ne è consapevole, e dotando l'ultima parte del libro di un'appendice iconografica, ci presenta il monastero in immagini attuali, con fotografie recenti che aiutano il lettore a digiuno di notizie storiche pertinenti, ad individuare con maggior precisione topografica il luogo e l'edificio di cui si parla. Del resto anche le vicende storiche del monastero, fino alla soppressione voluta da Napoleone, rendono interessante l'incalzante evolversi dei fatti che riguardano l'edificio, la vita che si svolse dentro e fuori le sue mura vecchie di secoli. I regesti del monastero dati in luce in questo libro, ma compilati dal notaio ferrarese Giacomo Filippo Guerini nel 1750 e conservati in originale presso l'Archivio Storico dell'Arcidiocesi di Ferrara, consentono a Luciano Maragna di esplorare consuetudini lontane rifacendosi alle qualificate bibliografie di Guarini e Scalabrini, per ricondurci poi agli studi più recenti di Ranieri Varese, di Amalia Mezzetti ed Emanuele Mattaliano, Amedeo Bennati e Antonio Samaritani, opportunamente citati nell'ampio corredo di note a piè di pagina.
Anche volendo, altro non si potrà dire su questo volume se non si è "del ramo", se non si comprendono a pieno le Ferrara, Centro Studi e Ricerche sulla Transpadana Ferrarese, sensoriali gratificazioni derivanti dall'indagine archivistica, dalla mano che sfiora carte, pandette, scritture consunte, svolazzi e grafie talvolta indecifrabili. Questo rende insistente Maragna, nella ricerca accurata come nella faticosa questua presso le istituzioni culturali della nostra città.

L. MARAGNA, Storia e regesti del monastero di Santa Caterina martire di Ferrara Ferrara, Centro Studi e Ricerche sulla Transpadana Ferrarese, 2006