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La segnalazione: "Siti", trimestrale di attualità e politica culturale

11-09-2006 / A parer mio

di Giuseppe Muscardini

In ossequio ai lodevoli scopi che l'Associazione Città Italiane Patrimonio Mondiale Unesco si prefigge da tempo, va segnalata l'uscita in questi giorni dell'ultimo numero di «Siti». Ricco di significativi contributi, il periodico apre con un editoriale a firma di Gaetano Sateriale, Sindaco di Ferrara e per l'occasione Presidente dell'Associazione. Con una lettera aperta al Ministro per i Beni Culturali Francesco Rutelli, Gaetano Sateriale auspica fattivi interventi dello Stato per una valorizzazione delle città e dei siti cui è stato riconosciuto lo status di patrimonio dell'Umanità. È deciso nei toni, quando afferma che in questi siti il turismo deve essere sostenuto, incoraggiato, favorito, poiché un turismo di qualità, oltre a costituire un'efficace risorsa economica, potrà ingenerare occasioni imperdibili per ottenere finanziamenti opportuni e mirati alla salvaguardia del patrimonio artistico e culturale.
Chi per la prima volta sfoglia le pagine di questa rivista edita in bella veste tipografica, non potrà che ravvisare lo stesso comune anelito nel documentato intervento di Francesco Bandarin, Direttore del Centro del Patrimonio dell'Unesco, in merito alla conservazione delle città storiche nel XXI secolo; così come nell'intervento di Fabio Isman, inviato speciale de «Il Messaggero», incentrato sulla necessità di dare necessaria visibilità a monumenti di indubbia bellezza ma a torto ritenuti secondari: si citano opportunamente l'Abbazia di San Vincenzo al Volturno, l'Abbazia di San Clemente in Casauria, la chiesa veneziana di San Pietro in Castello. E a sfatare la diffusa convinzione secondo cui è patrimonio da salvare solo ciò che è di pietra, di legno, di tela, di carta o pergamena, escludendo dall'elenco i beni giudicati immateriali, il nuorese Omar Bandinu ci parla con professionalità delle specifiche culturali del canto a tenore sardo, di cui si ha notizia in zona nuragica già nel VII secolo avanti Cristo. La bellissima e suggestiva Biblioteca Malatestiana, primo sito italiano ad aver ottenuto il riconoscimento dell'Unesco, è ampiamente trattata nell'articolo di Daniela Savoia, direttore della Biblioteca cesenate, che fa emergere tutta la pregnanza storico-artistica di spazi, arredi e opere d'arte conservate in loco. Sui rischi effettivi di assistere in futuro ad un probabile deterioramento - se non alla perdita - di straordinari beni culturali oggi ancora visibili a Cipro, ci informa Giacomo Natali, che grazie ad un periodo di attività svolto in Servizio Civile a Nicosia, può ben circostanziare una progressiva situazione di degrado artistico nell'isola di Cipro, peraltro difficilmente sanabile per complesse questioni di politica internazionale non ancora risolte. Michele Grande, architetto associato al gruppo Sires, ci illustra con acuta sensibilità letteraria e chiamando in causa l'Italo Calvino de Le città invisibili, le caratteristiche del liberty presente ad Avola, cittadina fra Noto e Siracusa e celebre per aver dato origine all'aromatico nero d'Avola, che gli enologi dal palato allenato sanno apprezzare, ma che sollevando la testa per gustarlo da un calice non sempre sono in grado di avvedersi di quanti e quali motivi jugendstyl siano ad ornamento di balconi e portali del luogo.
Come per il nero d'Avola, questo non è che un assaggio: altri contributi all'interno della rivista, firmati da Orlando Pandolfi e Clara Caleo, da Erica Ferrari, da Andrea Tebaldi, da Fabio Migliorini, da Sergio Cotti Piccinelli, da Francesca Giacchè, da Gabriele Cavalera, da Francesco Canestri e Maria Rosaria Iacono, da Flavio Cossar, da Arnaldo Gioacchini, impreziosiscono questo terzo numero del 2006, dandoci l'esatta misura di quanto la salvaguardia del bello stia ancora a cuore a molti giovani e meno giovani, dotati di quella sensibilità estetica che rende inaccettabile l'idea di un degrado, dovuto ad insipienza o ad incuria, del nostro invidiatissimo patrimonio artistico e culturale.

"Siti", trimestrale di attualità e politica culturale dell'Associazione Città Italiane Patrimonio Mondiale Unesco, 3, luglio/settembre 2006.