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La nuova Chiesa Abbaziale di San Michele Arcangelo di Poggio Renatico di Cerioli-Samoggia-Cerioli

17-12-2007 / A parer mio

di Giuseppe Muscardini

Quale occasione migliore di una ricorrenza , un centenario o un anniversario, per dare alle stampe un libro, e fare in modo che quella stessa ricorrenza metta in moto, insieme alla diffusione del libro prodotto in edizione non venale, un calendario di iniziative stimolanti, tra cui una serie di concerti? È ciò che è avvenuto alla fine dell'estate a Poggio Renatico, quando Tito Manlio Cerioli, Luigi Samoggia e Gianni Cerioli, raccogliendo il frutto di non facili ricerche condotte in ambito archivistico e storico artistico, hanno potuto consegnare agli interessati un libro ampiamente documentato sulla chiesa abbaziale di San Michele Arcangelo di Poggio Renatico, di cui ricorre quest'anno il centenario della fondazione. Una chiesa che contiene opere d'arte magistralmente trattate dagli autori, sia nel libro in oggetto che nel corso di incontri serali, quando una più debole arsura, scemata col finire dell'estate, ha permesso agli spettatori, ai relatori e ai musicisti una maggior concentrazione. Intermezzi fra un tema e l'altro, con esecuzioni da parte di musicisti ferraresi e poggesi, hanno dato all'iniziativa il sapore di un evento di tutto rispetto, valicando le attese localistiche di farne una manifestazione paesana. Questo il clima, lo sfondo. Il vecchio adagio ci dice che l'estate è finita, ma resta il libro, su cui a distanza di tre mesi è opportuno soffermarsi per avere la misura dell'importanza di un luogo di confine fra Ferrara e Bologna, ricco di storia e dove l'arte ha un suo dignitoso posto nella vita sociale. Grazie al documentato contributo in apertura a firma di Tito Manlio Cerioli, vengono approfondite le vicende storiche che hanno caratterizzato la storia di Poggio Renatico, nonché il progressivo mutare delle condizioni che portarono alla chiusura della vecchia chiesa (voluta già a partire dalla metà del secolo XV dalla potente famiglia Lambertini di Bologna) e alla conseguente costruzione dell'attuale chiesa abbaziale, inaugurata il 29 settembre di cento anni fa. Le valenze sociali, i simboli, le motivazioni civili che stanno alla base della trasformazione urbanistica del centro del paese, operata con la costruzione della chiesa, sono indagate da Luigi Samoggia. Lo studioso pone l'accento sui progetti e i progettisti che hanno contribuito con i loro interventi a definire l'assetto urbanistico moderno di Poggio Renatico, identificando e comparando stilemi architettonici in voga all'epoca e presenti in spazi urbani di forte suggestione ambientale, a Ferrara come a Padova, dove nei secoli XIX e XX lo stile neo-gotico s'impose. A Gianni Cerioli si deve il merito di aver trattato, con la perizia dello storico dell'arte attento all'evolversi del gusto e ai problemi della conservazione, le peculiarità estetiche di opere d'arte presenti all'interno della chiesa abbaziale e negli edifici contigui di pertinenza ecclesiastica. Le intenzioni di Gianni Cerioli sono puntualmente indicate in premessa: Gli altri saggi di questo volume trattano la nascita della nuova chiesa dal punto di vista storico e da quello architettonico; questo saggio si propone, invece, di studiarne l'arredo, le decorazioni e gli abbellimenti: inseguire le immagini che le idee intendono esprimere attraverso le forme. Sapientemente Gianni Cerioli collega fra loro diversi ambiti - arte, politica, storia - e disquisisce così sulle forme e sull'estetica avvalendosi degli oggetti d'arte oggi presenti all'interno della "nuova" chiesa di Poggio Renatico, qui collocati nel XX secolo o "importati" dalla "vecchia" chiesa. L'analisi è di grande interesse storico-artistico, e per attestare la preziosità delle opere in esame Cerioli chiama in causa documenti riaffiorati dagli archivi, associandoli a trascrizioni e ad immagini fotografiche nitide. È il caso della lettera autografa datata 14 novembre 1561 dell'onnipresente San Carlo Borromeo, conservata in teca, e della statua in terracotta dello stesso santo proveniente dall'Oratorio di San Carlo. È il caso dell'ampia quadreria, prevalentemente di opere del XVIII secolo, distribuita fra i locali della chiesa e quelli della Sacrestia, ben ricostruita grazie alla presenza in loco di precedenti inventari.
L'appassionata ricerca di Gianni Cerioli, così come quelle di Tito Manlio Cerioli e di Luigi Samoggia, aderiscono nei propositi divulgativi a quanto è espresso dall'Arcivescovo di Bologna Carlo Caffarra, che ha voluto dotare il testo di una pagina densa di significati etici e civili: Fermarsi a conoscere la propria storia come comunità parrocchiale, aiuta tutti i fedeli a rendersi conto di essere i partners di un'alleanza il cui contraente è Dio stesso.

T.M. CERIOLI - L. SAMOGGIA - G. CERIOLI, La nuova Chiesa Abbaziale di San Michele Arcangelo di Poggio Renatico, Cento, Fondazione Cassa di Risparmio di Cento, 2007