Comune di Ferrara

martedì, 06 maggio 2025.

Dove sei: Homepage > Lista notizie > La segnalazione: Ode alla Città di Ferrara, commento di Giuseppe Agnelli

La segnalazione: Ode alla Città di Ferrara, commento di Giuseppe Agnelli

26-11-2007 / A parer mio

di Giuseppe Muscardini

Non si vogliono percorrere qui strade già intraprese da altri che in passato hanno trattato degnamente del rapporto fra Carducci e Ferrara, evidenziando quanto il poeta delle Odi barbare avesse instaurato con la città un rapporto privilegiato, sfociato nella celebre Ode Alla Città di Ferrara. Andando a ritroso nel tempo e ripercorrendo i centenari e le onoranze carducciane, dobbiamo ricordare che Paolo Rocca, nel cinquantesimo della morte del poeta, rilevò e approfondì quel rapporto con la città di Ferrara dando alle stampe per la Deputazione Provinciale Ferrarese di Storia Patria un nutrito corpus di lettere scritte da Giuseppe Agnelli a Carducci e viceversa. Ma quasi sessanta anni prima, esattamente il 1° giugno 1899, fu proprio Giuseppe Agnelli, allievo del poeta all'Università di Bologna, ad interpretare con grande perizia i versi dell'Ode nel corso di una pubblica lettura indetta dalla Società Dante Alighieri, lettura poi ripresa nel discorso in funere del 1907.
In questi giorni l'attivissimo Comitato Ferrarese della Società Dante Alighieri, presieduto da ben venticinque anni da Luisa Carrà Borgatti, ha compiuto un'operazione culturale di grande spessore: ha dato alle stampe in edizione anastatica il commento dell'Ode, ricavandola dal volume Sol per lo dolce suon de la mia terra di Giuseppe Agnelli, e impreziosendola con la riproposta della stessa coperta dell'originale, riccamente illustrata all'epoca da Edmondo Fontana. Ne è risultato un delizioso libretto in edizione non venale, rispondente all'impianto del 1918, con tanto di risvolto di copertina e di velina a protezione dell'immagine di Leonello d'Este, inserita a pagina 4. Ma si è fatto di più. Sotto la guida vigile di Luisa Carrà Borgatti, autrice peraltro di una sapida Premessa, l'operazione editoriale acquista valore e significato grazie alla presenza di un testo di Emilio Pasquini, da leggersi come un denso saggio critico, e non solo come Prefazione alla ristampa anastatica dell'ode carducciana, secondo il titolo che con troppa modestia il suo autore ha voluto assegnargli.
Il volumetto gode dell'Introduzione a firma del Sindaco di Ferrara Gaetano Sateriale, ed è stato distribuito al folto pubblico che mercoledì 21 novembre scorso ha partecipato presso la Biblioteca Ariostea al Convegno sui centenari di Carducci e Garibaldi, indetto dalla Società Dante Alighieri con il fattivo sostegno dell'Assessorato alle Politiche e Istituzioni Culturali del Comune di Ferrara, nell'ambito delle iniziative legate a Ferrara Città del Rinascimento. Sala Agnelli non poteva essere luogo più idoneo ad ospitare il Convegno. Si invitano i lettori che senza feticismi amano affidarsi alle suggestioni del tempo, a recarsi con il libretto in mano al piano nobile di Palazzo Paradiso. Si percorra l'attuale Sala periodici, svoltando poi a destra e immettendosi nella lunga sala di lettura che conduce a Sala Ariosto. In fondo, sulla sinistra rispetto della porta di accesso a Sala Ariosto, è ben visibile il busto di Giosue Carducci realizzato in bronzo da Tullo Golfarelli. In un'apposita teca sotto il busto possiamo ammirare l'autografo originale dell'Ode Alla Città di Ferrara, e il farlo con questo nuovo libretto fra le mani ci farà apprezzare ancor più il vigoroso incipit, inducendoci declamarne spontaneamente le parole a fior di labbra: Ferrara, su le strade che Ercole primo lanciava ad incontrar le Muse…

COMITATO FERRARESE DELLA SOCIETÀ DANTE ALIGHIERI, Alla Città di Ferrara, Ode di Giosue Carducci, commento di Giuseppe Agnelli (ristampa anastatica del saggio contenuto nel volume Sol per lo dolce suon de la mia terra edito nel 1918 da Taddei), Centro Stampa Comune di Ferrara, 2007.