La segnalazione: Petrus Morettinus Tribunus Militum di Marino Viganò
11-02-2008 / A parer mio
Della preparazione scientifica di Marino Viganò ci accorgemmo, ammirati, un giorno di ottobre del 2006, quando lo studioso prese la parola nella Sala dei Comuni di Castello Estense per un interessante intervento dal titolo "Quarantecinq pieds de largeur, et quinte pieds de profondeur"
Misure e fabbriche della fortezza di Namur in contratti d'appalto di Pietro Morettini (1696- 1697). Non solo quell'intervento fu puntualmente pubblicato nello stesso anno all'interno del volume Le misure del Castello. Un percorso per la conoscenza dell'architettura fortificata. Atti del convegno di Studi Castellologici, 13-14 ottobre 2006, Ferrara, Castello Estense, Sala dei Comuni, a cura di Franca Manenti Valli, Felina, Istituto Italiano dei Castelli, 2006; ma ne segue ora un corposo volume edito in bella veste tipografica da Casagrande, dove lo studioso raccoglie il frutto di approfondite ricerche su quel Pietro Morettini di cui diede conto a Ferrara. L'ampio studio di Marino Viganò, pubblicato grazie al Fonds national suisse de la recherche scientifique - Division des Sciences Humaines diretta dall'illustre professor Leonardo Benevolo presso l'Accademia di Architettura dell'Università di Mendrisio, costituisce il più aggiornato contributo su Pietro Morettini che tanta parte ebbe nella progettazione e nella stessa edificazione degli apparati difensivi di diverse città europee fra Sei e Settecento.
La puntuale ricostruzione biografica del Morettini, ricca di rimandi alle fonti archivistiche, non lascia dubbi sul talento del personaggio, nato nei pressi di Cerentino nella val Maggia all'epoca in cui i luoghi in questione si configuravano territorialmente come baliaggio italiano della Confederazione svizzera. Nella cronologia famigliare, ma soprattutto nel contributo iniziale dal titolo Le petit Moretin, Marino Viganò ben inquadra il contesto geopolitico della val Maggia, consentendo al lettore di comprendere come all'epoca i giovani mirassero a sprovincializzarsi attraverso esodi in luoghi lontani, dove poter dare prova di professionalità faticosamente raggiunte. Nel caso di Pietro Morettini l'esodo a Namur, cittadina fortificata dei Paesi Bassi spagnoli, non fu invece una scelta volontaria ma obbligata. All'epoca il giovane prestava servizio come militare "francese", in anni cioè in cui la fortezza di Namur era stata riconquistata (1692) da Luigi XIV. Da quel momento i diversi spostamenti in Europa consacrarono Morettini come ingegnere e "Tribunus Militum", impegnandolo nell'arduo compito di ampliare, ricostruire, progettare i sistemi difensivi in molte città europee, da Besançon a Nimega, da Savona ad Ajaccio, da Novi Ligure a Rapperswil e Lucerna. Si cimentò inoltre nell'architettura civile con rilevanti opere idrauliche, che nel Locarnese e altrove attestarono a lungo la sua capacità intuitiva, razionalmente supportata dalle buone conoscenze.
I luoghi in cui Pietro Morettini nacque ci sembrano lontani: per noi suonano nuovi i toponimi Cerentino, Cevio e val Maggia. Ma quel convegno di poco più di un anno fa, svoltosi nella Sala dei Comuni di Castello Estense, ci ha prodigiosamente avvicinato alle valli praticate da un uomo d'ingegno cui si devono costruzioni importanti, così come importanti si rivelano oggi i progetti realizzati a Ferrara e provincia da Bartolino da Novara e da Giovan Battista Aleotti. Se a Ferrara la memoria storica delle imprese di Pietro Morettini è giunta grazie a Marino Viganò, autore di questo libro ben argomentato e dall'eccellente impostazione scientifica, merito indiscusso va riconosciuto all'attivissima associazione Val Rovana è
, presieduta in loco da Mario Ceresa (spesso in modo troppo riduttivo gli si attribuisce il ruolo di animatore-segretario) che ha avuto parte non secondaria nel buon esito dell'iniziativa editoriale. Quei tre puntini lasciano intendere una molteplicità di funzioni dell'Associazione, e di ambiti formativi in cui gli eclettici membri che vi fanno parte sono lodevolmente coinvolti. Principale obiettivo è quello di esportare cultura e conoscenza.
M. VIGANO', "Petrus Morettinus Tribunus Militum". Un ingegnere della valle Maggia all'estero. Pietro Morettini (1660-1737), Bellinzona, Edizioni Casagrande, 2007.