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La segnalazione Sulle ali del pensiero e Mendel dei libri

17-07-2008 / A parer mio

di Giuseppe Muscardini

Senza alcuna pretesa di influenzare le scelte dei lettori e, beninteso, senza voler fare di questa rubrica un accreditato osservatorio sul panorama delle novità editoriali, come lo scorso anno di questi tempi indicheremo qualche titolo da inserire nello scomparto laterale della valigia in attesa di stiparla nel portabagagli, quando già è ricolma di abiti leggeri e di accessori per le ferie. Volendo attenerci alla consuetudine, dovremmo suggerire solo ed esclusivamente delle novità; ma come in più occasioni abbiamo dimostrato, talvolta è bene soffermarsi sui buoni libri indipendentemente dall'anno di edizione, specie se dobbiamo inserirli in valigia all'ultimo momento. Specie se dobbiamo sfogliarli sotto un ombrellone o in un angolo appartato scelto all'interno di un bosco, con il silenzio rotto solo da qualche cinguettìo. Insomma, con buona pace di tutti faremo l'uno e l'altro: segnaleremo un titolo uscito in libreria due anni fa e un titolo recentissimo. Non importa l'ordine in cui i due libri si leggeranno: importa l'interesse che sapranno suscitare nel periodo dell'anno in cui la nostra mente è più ricettiva, quando non è ingabbiata in condotte professionali richiesteci da attività ripetitive ed ordinarie; quando sulle ali del pensiero possiamo permetterci percorsi differenti dal solito perché l'attenzione è favorita da un riposo meritato. Sulle ali del pensiero è il titolo del libro di Danilo Mazzarello, giornalista impegnato nel sociale a cui si devono efficaci interviste e pagine dense di sensate osservazioni sulla condizione giovanile. Qui Mazzarello raccoglie aforismi, sentenze e passi letterari che hanno in qualche modo condizionato e talvolta guidato il suo percorso di uomo e di giornalista. Altre volte quelle brevi sentenze hanno avuto la stessa funzione delle cosiddette battute di alleggerimento, quando si è portati a sdrammatizzare situazioni difficili, pesanti e spesso ingovernabili come la malattia e la morte. L'autore cita Pascal: Gli uomini, non avendo potuto liberarsi della morte, hanno deciso, per essere felici, di non pensarci. Ma cita anche Totò: La vecchiaia è l'unico rimedio efficace contro l'acne giovanile. Riunisce aforismi e spigolature procedendo ad una "soggettazione" alfabetica della categoria cui afferiscono, da "Adulazione" a "Vita militare". Ma fa di più. Con estrema discrezione, modestia e nonchalance, come se insieme alle altre non avessero incidenza, inserisce anche le proprie citazioni, tredici per l'esattezza, tutte opportune, sapide e venate di quell'ironia che rende ieratica e godibile un'affermazione: "Se ricevi un insulto, chiudi un occhio. Prenderai meglio la mira"; oppure: "La religione rivelata ha tutte le risposte. Ma non sopporta le domande"; e ancora: "Le tecniche di ringiovanimento fanno miracoli, ma non è ancora stata inventata la crema per rassodare il senno".
Se la citazione letteraria e filosofica si addice alla quiete meditativa di questo periodo estivo, la tenuta narrativa del racconto Mendel dei libri di Stefan Zweig si regge d'altro canto sul rispetto di un sapere che alle biblioteche e al loro contenuto si riconnette. La vicenda, più che sostenuta da una trama, è sostenuta da una situazione, dove un anziano bibliofilo israelita, che svolge commerci preferendo come "ufficio" l'angolo buio del caffé Gluck di Vienna, fornisce informazioni circa il reperimento sul mercato antiquario di testi utili ad una ricerca avviata dal protagonista, interessato alle teorie del magnetismo del celebre Mesmer. L'affascinante ambito (il caffé e i libri), così come l'ambito accessorio e apparentemente secondario (quello della ricerca stessa sulle teorie del magnetismo) costituiscono l'aspetto nodale della storia, restituendo al lettore un'autentica visualizzazione della visita del protagonista a Jakob Mendel.
Se oggi è possibile entusiasmarsi davanti alla descrizione di ambienti come quello descritto da Zweig, se è liberatorio sorridere leggendo gli aforismi raccolti da Danilo Mazzarello, dobbiamo riconoscere il nostro debito nei confronti dei molti umoristi e fini pensatori che hanno contribuito con le loro pagine a lasciarci l'idea della presenza di una dimensione altra, quella della lettura e di un'interiorità tutta nostra da coltivare nei momenti migliori e più consoni alla riflessione. Nell'ottantesimo della nascita, si vuole pertanto ricordare Aldo Luppi (1928-2001), a cui è intitolata la Biblioteca comunale di Porotto. Aldo Luppi riassume il gusto per i due generi rappresentati dal libro di Mazzarello e dal libro di Zweig che qui segnaliamo. Umorista, autore di pieces teatrali e radiofoniche, pubblicò il romanzo Il libraio ubriaco e una serie di "afodossi", termine da lui stesso coniato per definire la commistione di aforismi e paradossi. Ripensando ad Aldo Luppi, una sola conclusione è dunque possibile in queste note: l'amore per i libri e la sapienza indotta che porta a firmare aforismi, sono l'esempio più palese di quanto la nostra interiorità possa essere degnamente nutrita. Vacanze o non vacanze.
E in fatto di vacanze non possiamo qui evitare di tralasciare per un attimo autori e lettori elogiando invece doverosamente l'inesausto lavoro dei colleghi delle nostre Biblioteche comunali. Alla solerzia e alla capacità che dimostrano nell'evidenziare le novità reperibili sugli scaffali dobbiamo l'interesse per i libri da recensire. Se possiamo avere a breve i volumi fra le mani, prenotandoli anche il sabato mattina, il merito è dei competenti colleghi della Biblioteca Bassani, della Biblioteca Ariostea, della Biblioteca di Porotto, di San Giorgio e Rodari, che ogni giorno soddisfano un gran numero di richieste dell'utenza, oltre a permettere la stessa sopravvivenza di rubriche come "Volta la carta". Questa è la centesima recensione: per l'occasione chiedo la licenza e l'opportunità di ringraziare i colleghi delle Biblioteche dai quali ho sempre avuto la massima collaborazione e disponibilità. A tutti loro auguro buone vacanze.

D. MAZZARELLO, Sulle ali del pensiero, Pregassona, Fontana Edizioni, 2006
S. ZWEIG, Mendel dei libri, Milano, Adelphi, 2008