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La segnalazione: Andy Warhol. Red Carpet a cura di Lucio Scardino

23-02-2009 / A parer mio

di Giuseppe Muscardini

Quale momento migliore per recensire un catalogo della conclusione della mostra per cui quel catalogo è stato concepito? "A bocce ferme", si usa dire quando si esamina un evento con distacco ed obiettività rispetto al fibrillante periodo in cui l'evento si è manifestato. "A bocce ferme" esamineremo la pubblicazione che oggi giustifica culturalmente l'esposizione dedicata ad Andy Warhol, allestita presso la Galleria Monica Benini Arte di Contrada della Rosa dal 15 novembre al 14 dicembre 2008 con il titolo di Andy Warhol. Red Carpet. Il catalogo gode di due densi e circostanziati interventi, preceduti da una premessa di Monica Benini, dove le intenzioni dell'evento ferrarese e della pubblicazione sono apertamente dichiarati: ricordare l'incontro di Andy Warhol con la nostra città, avvenuto in anni che paiono già troppo lontani, quando cioè nel 1975 una personale allestita a Palazzo Diamanti (direttore Franco Farina) favorì la "calata" del padre della Pop Art a Ferrara. Le pagine di Marisa Vescovo nell'ampio contributo intitolato Andy Warhol, il dramma della simulazione, ci forniscono quelle specifiche dell'artista che di solito ingolosiscono lettori ed estimatori. Consuetudini e aneddoti riguardanti l'artista fanno il paio con le sue dissacratorie ispirazioni, con la produzione di opere e ritratti leggendari diventati icone della contemporaneità. Il ritratto di Mao-Tze-Tung, di Liz Taylor, di Marylin Monroe, il pannello con i fotogrammi assemblati di più artisti, il barattolo della zuppa Campbell's, rimandano alle controverse gestazioni creative di un uomo tanto eccentrico quanto geniale. Ne abbiamo la riprova leggendo la " biografia essenziale" alle pagine 81-85, integrata da un ricordo di Derek Jarman, regista di Sebastiane e Caravaggio, che alla morte di Warhol scrisse con gustosa ironia un necrologio sui generis. Il curatore non si limita dunque a dar conto di cronologie, ma anticipa qui il libro di Michel Nurisdany Andy Warhol. La biografia, edito da Lindau nella collana Le comete alla fine dello scorso anno, recensito da Antonio D'Orrico sul «Corriere della sera» del 22 gennaio 2009 con queste parole: "Bella biografia di Warhol basata sul principio che della sua vita non conta la verità ma la finzione meglio riuscita e che produce più senso". Lucio Scardino, nella parte conclusiva del catalogo dal titolo Disquieting muses. Warhol a Ferrara, attraverso gli emorragici flussi della memoria di Franco Farina - emorragici non per verbosità, ma per la gran messe di fatti da lui archiviati - riconvoca un milieu culturale che oggi ci sembra nostalgicamente alieno, ma che nel 1975, l'anno in cui Andy Warhol approdò a Ferrara, diede la stura a stimoli potenti fra gli artisti, giovani e meno giovani, che alla pop art si ispiravano o da cui prendevano le mosse. Per bocca di Franco Farina, Lucio Scardino sottolinea come qell'ambito fosse ristretto, èlitario, perché all'epoca Warhol non era noto a tutti, ma solo agli "addetti ai lavori" che non si scandalizzavano di fronte alla scelta delle opere da esporre, talvolta ardita. Né si scandalizzavano i politici e gli amministratori ferraresi: oltre a sostenere Franco Farina nella programmazione delle mostre da tenere di volta in volta a Palazzo Diamanti, in quel 1975 erano incoraggiati dal fatto che l'iniziativa di portare Warhol a Ferrara insieme ai suoi pannelli raffiguranti travestiti di colore, non aveva praticamente costi. Quest'ultima annotazione, resa da un capace operatore di cultura che per oltre trent'anni è stato alla Direzione del Palazzo dei Diamanti (capace altresì di svincolarsi all'epoca da termini come "costi variabili", "contabilità analitica" o "centri di costo", oggi tanto in uso nei nostri uffici comunali), non deve farci deviare dal valore squisitamente artistico di quella memorabile occasione espositiva. Restano tuttavia delle analogie significative: anche nel 1975 si avvertiva il clima pesante di una persistente "austerità". Corsi e ricorsi.

Andy Warhol. Red Carpet, catalogo a cura di Lucio Scardino, Ferrara, Edizioni Liberty house, 2008