Caro direttore
20-02-2007 / Punti di vista
di Gaetano Sateriale
Caro Direttore,
sarebbe più elegante non esercitare il diritto di avere sempre l'ultima parola scritta. Uno dice una cosa, un altro ne replica una diversa: punto. Alla fine giudicano i lettori. Altrimenti cosa dovrei fare io, passare le mie giornate a rispondere piccato al suo giornale?
Ma visto che mi tira a cimento, vorrei precisare. A meno che domenica mi abbiano venduto una copia avariata della Nuova (cosa che non credo), nel suo fondo ho letto: "Va valutato il segnale che arriva dalla gente
è la stessa gente che in fin dei conti ha fatto vincere Prodi
la gente è sempre la stessa quando vota e quando manifesta
è la politica che non appare più in grado di intercettare la base
a Vicenza come a Ferrara". Per cui, mi pare che la mia replica "che c'azzecca Ferrara con Vicenza?", sia pertinente. Dato che, ripeto, a Ferrara la posizione contro la centrale si era presentata alle elezioni contro la maggioranza e il programma che hanno vinto. E mi pare che lei abbia effettivamente mescolato le pere con le mele. Anzi: le perine con i meloni. Però, Direttore, niente di irreparabile: solo una normale macedonia
Invece, almeno su un punto siamo d'accordo, mi pare. Che l'allargamento della base di Vicenza è un grave errore: di politica estera dico io, perché non ascolta la gente, dice lei. Ma insomma, alla fine su un punto concordiamo. È già qualcosa.