di Gaetano Sateriale

Nei giorni scorsi la Commissione di collaudo sul nuovo ospedale di Cona ha fatto la prima ispezione sull'avanzamento delle attività del cantiere. Bisognerà conoscere i risultati definitivi della Commissione prima di esprimere giudizi compiuti. Tuttavia, se risultasse confermato che la tabella di avanzamento dei lavori è già (nuovamente) in ritardo sui tempi previsti, ci troveremmo di fronte alla necessità di intervenire (nuovamente) presso la Regione e l'Azienda per sollecitarle a rispettare gli impegni presi.
Già ora, comunque, balza agli occhi un fatto. Il cantiere funziona su un solo turno di lavoro: 8 ore, con intervallo a mezzogiorno. Gli stessi orari con cui le imprese edili lavorano quando debbono sistemare una casa privata. Già sulle autostrade, data la necessità di rendere minimi i disagi per gli utenti, i turni sono diversi. A noi pare che questa scelta organizzativa non sia all'altezza della dimensione del progetto di Cona e delle sue scadenze. Siamo in presenza, per fortuna, di ditte robuste e non improvvisate, imprese che hanno già costruito (e consegnato in anticipo) altri ospedali regionali: chiediamo anche a loro che si facciano carico dell'urgenza di completare il nuovo e moderno Ospedale della città nei tempi stabiliti.