Cona: luci e ombre
25-09-2007 / Punti di vista
di Gaetano Sateriale
L'ultima relazione sull'avanzamanto dei lavori del nuovo Ospedale di Cona, testimonia che, finalmente, il cantiere procede con una produzione mensile coerente con il programma di attività concordato. Questa è una buona notizia. Tuttavia restano i tre mesi perduti all'inizio che non sono ancora stati recuperati. È questo ritardo iniziale alla base dello slittamento della consegna dei lavori da febbraio ad aprile 2009, di cui ha parlato qualche giornale?
Se fosse così, dovremmo dire che la richiesta di rinvio (per altro mai avanzata esplicitamente) non si giustifica in alcun modo. Tre mesi di ritardo si possono ben recuperare nei prossimi diciotto mesi di lavoro da fare. È un mese di produzione in più ogni sei: non credo sia impossibile recuperarlo se si intensificano le attività fin d'ora. Noi avevamo proposto una riorganizzazione degli orari. Non si è fatto. Si recuperi in fretta in altro modo. La scadenza prevista e concordata resta quella del febbraio 2009.
Piuttosto, è già possibile rilevare un ritardo che si sta accumulando sul versante della progettazione costruttiva degli impianti da installare. Siccome l'appalto riguarda certo opere murarie e strutturali ma soprattutto impianti, questo ritardo è molto più preoccupante dell'altro e potrebbe portare, se non corretto subito, a problemi difficili da risolvere poi.
È urgente che la Regione faccia il punto sulla situazione (l'avevamo sollecitato al Presidente Errani a giugno) con l'Azienda e con le ditte che sono al lavoro. Per garantire che gli accordi iniziali vengano rispettati e che in febbraio 2009 si possa aprire il Nuovo Ospedale di Cona.