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Nervi saldi

27-09-2008 / Punti di vista

di Gaetano Sateriale

Lunedì scorso, tre gruppi politici di maggioranza hanno bocciato un provvedimento previsto dai Progetti di mandato della Giunta. Hanno votato contro una delibera che dava applicazione a un precedente atto del 2006 approvato anche da loro. Hanno formalizzato questa decisione, prima che in aula, in una sede non istituzionale come il "Forum dell'acqua". Hanno ignorato le aperture di contenuto fatte dal sindaco in aula e hanno scelto di non fare le dichiarazioni di voto esplicitamente sollecitate. Tutto ciò rappresenta una ferita evidente nella maggioranza che ha guidato il Comune negli ultimi nove anni. Oltre che uno strappo nei confronti del sindaco che quella delibera e quei Progetti ha voluto.
Perché consiglieri esperti e leali sostenitori della Giunta hanno deciso di comportarsi in quel modo così marcatamente ostile?
Qui si entra nel campo delle opinioni e delle congetture "politiche" sul quale non vorrei esercitarmi. Qualcuno dice che il voto di lunedì sarebbe il preludio a un tentativo di ridiscutere anche Psc, Pum, Stu e il resto del Progetti di mandato sin qui condivisi. Non voglio nemmeno pensare ad un'ipotesi del genere: questo sì darebbe un colpo mortale all'attuale maggioranza. E allora non sarebbero certo sufficienti le "autosospensioni" di tre assessori (cui pure va il mio apprezzamento per il gesto compiuto).
Su questo punto mi limito a osservare che se per calcolo politico (qualsiasi esso sia) si blocca la realizzazione di un programma utile alla città, anteponendo i propri disegni all'interesse generale, non si fa un buon calcolo, nemmeno politico. Nei prossimi mesi si dovranno portare in fondo progetti importanti per la città. Impedirne o ritardarne la realizzazione è un modo autolesionista di iniziare la campagna elettorale. Un regalo gratuito all'opposizione.
Mi permetto di segnalare che nessuno, in questa fase, dovrebbe sovrapporre due momenti che (per il bene di tutti) vanno tenuti separati. La fine di questa legislatura con l'avvio della prossima. Mi spiego meglio: chi pensa di poter rompere col sindaco attuale e ricucire col candidato del Pd dimostra di non conoscere bene né l'uno né l'altro.
Ferrara ha bisogno di un Governo forte e non indebolito. Ciascuno è libero di scegliere in futuro se stare ancora al governo della città oppure tenersi più libero. Oggi no: oggi, come diceva mia nonna, non si può andare a Messa e stare a casa nello stesso momento. Bisogna scegliere una volta per tutte: o si torna tutti a Messa, come spero, o si va a casa. Non c'è più tempo per i ripensamenti, i rinvii, i distinguo, gli agguati continui agli assessori fatti in commissione da consiglieri di maggioranza. Oggi si deve solo realizzare in fretta e bene ciò che abbiamo avviato e promesso ai cittadini (non agli iscritti dei singoli partiti).
Vediamo allora come se ne può uscire usando più possibile il cervello e tenendo i nervi saldi.
Lunedì scorso non si è voluto accettare l'invito del sindaco a spiegare nelle dichiarazioni di voto il proprio intendimento. Bene: lo si può fare lunedì prossimo. Anche sulla delibera della Holding. Si chiedeva tempo per approfondire, adesso il tempo c'è stato. Si dica come si intende procedere nella delibera e proseguire nella legislatura. Io acolterò con attenzione e ne trarrò tutte le conseguenze.